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Esame di maturità, tornano le prove scritte

di Alessio Gallicola -


Tornano le prove scritte per l’esame di maturità, tema di italiano e seconda prova tecnica a seconda degli indirizzi. Prova a rientrare nella normalità il mondo della scuola, anche se “con gradualità”, come precisa il Ministro dell’Istruzione Bianchi nella nota con la quale motiva l’ordinanza che definiscono l’organizzazione e le modalità di svolgimento degli Esami di Stato 2022 del primo e del secondo ciclo di istruzione. Oggi i provvedimenti sono stati inviati dal Dicastero di Trastevere al Consiglio superiore della Pubblica Istruzione per il necessario parere, oltre ad essere illustrati alle organizzazioni sindacali. Saranno poi trasmesse alle commissioni parlamentari, come previsto dall’ultima legge di bilancio.

Si prevede, dunque, un ritorno delle prove scritte sia per il primo che per il secondo ciclo di istruzione. Le prove scritte si svolgeranno in presenza mentre solo per il colloquio c’è la possibilità dell’esposizione in videoconferenza per i candidati che non avranno la possibilità di recarsi presso la scuola. La seconda prova sarà scelta dalla commissione interna, che terrà conto dei programmi sviluppati nel corso dell’ultimo biennio, in cui naturalmente non si è potuto registrare un’uniformità di applicazione dei programmi scolastici per tutti gli istituti italiani. La commissione esaminatrice sarà formata da sei membri interni e da un solo presidente esterno.

L’esame di maturità avrà inizio il 22 giugno con il tema, che torna protagonista dopo due anni di assenza. Sette le tracce proposte, che risponderanno a tre tipologie di richiesta: analisi e interpretazione di un testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità. La seconda prova, in base all’indirizzo (facile prevedere Latino o Greco al Liceo Classico, Matematica o Fisica allo Scientifico) si svolgerà il giorno dopo. Il 27 via ai colloqui orali, durante i quali la commissione partirà dall’analisi di un testo, un’immagine o un documento sottoposto allo studente, che dovrà tra l’altro dimostrare di aver acquisito importanti nozioni di educazione civica.

Ma non si è fatta attendere proprio la reazione degli studenti, preoccupati che la situazione vissuta negli ultimi due anni possa metterli nella condizione di non poter affrontare con cognizione di causa un esame così articolato: “Devono ascoltarci, altrimenti ci mobiliteremo”, fanno sapere i comitati studenteschi.


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