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Abortisce e seppellisce il feto, 18enne condannata negli Usa

di Cristiana Flaminio -

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Abortisce e seppellisce il feto, condannata una 19enne. È successo in Nebraska, negli Stati Uniti. Celeste Burgess, che all’epoca dei fatti aveva 17 anni, si è dichiarata colpevole di occultamento di resti umani. Secondo quanto riporta il New York Times, la ragazza aveva assunto pillole abortive acquistate online per interrompere la gravidanza indesiderata. E lo aveva fatto all’inizio del terzo trimestre, in pratica al sesto mese. Poi, insieme alla madre – Jessica Burgess una donna di 42 anni, che aveva comprato i medicinali per poi cederli alla figlia – hanno studiato (su Facebook scambiandosi messaggi in chat) un “piano” per “bruciare le prove”.

La corte ha ottenuto i messaggi che le due donne si sono scambiati per orchestrare il loro “piano”. E i giudici hanno disposto la condanna della ragazza. Il feto, come ammesso dalle due, sarebbe stato poi seppellito. La madre, Carola Burgess, deve affrontare accuse ben più pesanti. Rischia fino a cinque anni di carcere. Lo Stato del Nebraska, di recente, ha introdotto una normativa più stringente che impedisce l’aborto dopo la dodicesima settimana di gestazione.

La ragazza dovrà restare in carcere per 90 giorni e poi affrontare due anni al regime della libertà vigilata. Ma il tema di dibattito, negli Stati Uniti, è di quelli centrali. Che dividono, insieme alle coscienze, anche i partiti.


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