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Cronaca

AK 47 e altre armi sequestrate a Milano: due arresti nel hinterland

Un arsenale da guerra è stato scoperto in un furgone a Garbagnate Milanese. Due italiani arrestati.

di Marzio Amoroso -


AK 47 e altre armi sequestrate a Milano, ecco il risultato una delle operazioni più significative condotte dalle forze dell’ordine negli ultimi mesi. Un arsenale da guerra è stato scoperto in un furgone a Garbagnate Milanese, dove due uomini italiani, rispettivamente di 41 e 49 anni, sono stati fermati e arrestati. Entrambi erano già noti alle autorità e ora dovranno rispondere di accuse pesanti legate al traffico e alla detenzione di armi da guerra.

L’operazione di polizia

L’indagine è stata avviata dai commissariati di Legnano e Busto Arsizio, dopo che era stata segnalata una possibile cessione di armi tra i due sospettati. I movimenti dei veicoli sono stati seguiti con attenzione: un furgone e un’utilitaria si sono incontrati in un complesso condominiale, per poi separarsi. È stato proprio il furgone a destare i sospetti maggiori e, una volta fermato nei pressi di un centro commerciale, è stato perquisito.

All’interno sono state trovate due pistole mitragliatrici Thompson calibro .45, un AK-47 e altre armi da fuoco. Le armi sono state sequestrate e catalogate, mentre i due uomini sono stati condotti in questura.

Le accuse e le indagini

Le accuse formulate sono pesanti: detenzione e traffico di armi da guerra. Inoltre, per il 41enne è stata contestata anche la ricettazione, poiché una delle armi risultava rubata. L’intero arsenale è stato inviato agli esperti balistici per verificare la provenienza e l’eventuale utilizzo in precedenti episodi criminali.

Secondo gli investigatori, l’arsenale avrebbe potuto essere destinato a ulteriori traffici o a gruppi criminali operanti nel territorio lombardo. Sono stati sequestrati anche appunti con riferimenti a prezzi e modalità di scambio, indizi che rafforzano l’ipotesi di un commercio clandestino ben organizzato.

Un segnale preoccupante

AK 47 e altre armi sequestrate a Milano non rappresentano soltanto un episodio isolato, ma un segnale preoccupante di come armi da guerra continuino a circolare nel mercato nero italiano. La presenza di un fucile d’assalto, insieme a mitragliatrici di grande potenza, evidenzia il livello di pericolosità che queste operazioni criminali possono raggiungere.


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