Cultura & Spettacolo

Annalisa cambia look e lancia Mon Amour, nuovo tormentone

di Nicola Santini -


Ci sono canzoni che faticano a trasformarsi in tormentoni. Altre, come “Mon Amour”, ancora prima di essere pubblicata era già diventata virale, grazie a un impressionante passaparola da parte del popolo della rete che ne ha immediatamente apprezzato il ritornello. “Mon Amour”, il secondo capitolo del racconto di Annalisa iniziato con la hit “Bellissima” che di recente è stata certificata con il Doppio Platino per le oltre duecentomila copie vendute, ha consacrato la sua autrice come regina del pop spopolando e raggiungendo subito dei risultati importanti su tutte le piattaforme digitali e diventando virale da YouTube a TikTok.
La scorsa settimana, di “Mon Amour”, è uscito anche l’attesissimo videoclip per la regia di Giulio Rosati che, riprendendo il concetto del brano di liberarsi da un passato deludente per correre verso il futuro, con ironia e leggerezza vede Annalisa affrontare il tema della vendetta.
Così la cantautrice originaria di Carcare si riappropria metaforicamente di se stessa, come si evince dal finale del videoclip.
“Perché per ripartire ci vuole tempo, devi essere pronta” – racconta Annalisa, per poi aggiungere: “È allora nell’attesa sospendi te stessa in una sorta di limbo, finché non ti ritrovi. Questa è la canzone di quel limbo, di quell’incoscienza, e perché no, di quella pazza idea di vendetta che ti fa sentire di nuovo potente, anche solo per un istante”.
Uscito il 31 marzo, “Mon Amour” è scritto da Annalisa con Paolo Antonacci e Davide Simonetta, che ha curato anche la produzione insieme a Zef.
Annalisa per la prima volta si esibirà live in una delle location più prestigiose: il Forum di Assago, a Milano. L’appuntamento con “Annalisa il Forum” è previsto per sabato 4 novembre, un evento unico per cantare e ballare le sempre più numerose hit della cantautrice che, a dodici anni di distanza da quell’immeritato secondo posto al talent-show di Canale5 “Amici di Maria De Filippi” ha collezionato un successo dietro l’altro, vendendo finora tra album e singoli ben un milione e settecentomila copie.
Di recente è stata ospite nel programma “Felicissima sera”, condotto sulla rete ammiraglia di Mediaset da Pio e Amedeo, segnando il picco degli ascolti, cosa per altro già accaduta nel corso dell’ultima edizione del Festival di Sanremo. Quello stesso Festival dove, ironia della sorte, Annalisa pare sia stata scartata dalla gara per poi riprendersi la migliore delle rivincite.
La cantante è caratterizzata da una voce pulita che si delinea precisamente dopo i vent’anni; nel frattempo ha esplorato vari generi, come il soul e il rock, per poi orientarsi principalmente verso il pop. Se i primi dischi sono principalmente orientati al pop melodico e a ballata con influenze adult contemporary music, jazz e folk, a partire dal quinto album Se avessi un cuore e più ancora con Bye Bye Annalisa si è avvicinata anche alle sonorità musicali dance pop, urban, contemporary R&B ed elettropop, occasionalmente anche con basi musicali trap; le ballate, pur sempre presenti, hanno influenze spesso vicine all’ambient pop. In seguito a questa svolta, ha evoluto il suo look, seguendo lo stile dei nuovi generi musicali affrontati.
Annalisa vede i suoi riferimenti musicali e ispirazioni in Björk, Portishead, Nick Cave, PJ Harvey, Joni Mitchell, i Sigur Rós, i Radiohead, Dua Lipa, Nada, Jolie Holland, Cristina Donà, Depeche Mode, Lady Gaga, Tiziano Ferro, Giorgia, Elisa, Taylor Swift, Rihanna, Katy Perry, Zara Larsson; nello stile di scrittura ha dichiarato di essere invece orientata su un tipo di testo diretto, semplice e intimista ispirato alla scuola genovese dei cantautori, specialmente a Luigi Tenco e Bruno Lauzi, ma negli ultimi anni anche al modo di costruire le strofe tipico dell’hip hop, soprattutto in seguito alla collaborazione con artisti come Danti, Achille Lauro e Dargen D’Amico.
I testi delle canzoni di Annalisa raccontano l’amore e i sentimenti, ma anche le passioni, le inquietudini e le caratteristiche tipiche dei millennial (la generazione Y dei nati tra gli anni ottanta e la metà degli anni novanta), il rapporto con il suo pubblico, le relazioni interpersonali, i problemi delle donne, l’amicizia e l’affrontare la vita con positività, ottimismo e una piacevole leggerezza.

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