Attualità

Istat, ad aprile sale la produzione industriale

di Giovanni Vasso -

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È arrivata la sterzata per la produzione industriale italiana: ad aprile sale di un punto percentuale. Lo riferisce l’Istat nel consueto report. Il dato è positivo e sembra dare l’avvio a un’inversione di tendenza dopo tanti, troppi, segnali negativi che avevano appesantito le potenzialità dell’economia nazionale. Dal punto di vista dei numeri, oltre al +1% su base mensile, Istat ha registrato anche un aumento del livello della produzione, tra febbraio e aprile, stimato nello 0,4% rispetto al trimestre precedente.

Chi corre e chi no

Risultano stabili i livelli di produzione nel comparto dell’energia mentre salgono beni strumentali e intermedi, rispettivamente dello 0,8% e dello 0,2%. La spinta arriva soprattutto dai beni di consumo che, su base congiunturale, salgono dell’1,8 per cento. Tra i settori industriali che hanno mostrato segni di ritrovato dinamismo spiccano la carta e la stampa in aumento del 4,7 per cento, le forniture di energia elettrica, gas, vapore e aria (+4,3 per cento) e i prodotti hitech a cominciare dai computer (+3,3%). Male, invece la farmaceutica che accusa una frenata stimata nell’11 per cento della produzione. Non va granché meglio all’automotive (in calo del 9,5 per cento) e al settore dell’energia fossile, coke e prodotti petroliferi raffinati, in discesa del cinque per cento.

“Si interrompe la contrazione”

Il commento degli analisti Istat a fronte dei dati sulla produzione industriale di aprile è moderatamente ottimista. La crescita non è certo trionfale ma seppur “modesta”, il segno più di aprile “interrompe la lunga fase di contrazione dell’indice corretto per gli effetti di calendario”. La dinamica tendenziale è positiva per l’energia e i beni di consumo, a fronte di flessioni per i beni intermedi e i beni strumentali. Insomma, qualcosa si muove ma occhio a non cantar vittoria troppo presto. L’industria italiana è (ancora) in ambasce e non passa giorno che Confindustria richiami l’attenzione di governo e istituzioni sulla situazione.


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