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Atalanta-Inter: la partita che vale una stagione

di Priscilla Rucco -


Il calendario non poteva scegliere finale migliore. Domenica 28 dicembre alle 20:45, mentre l’Italia si prepara a salutare il 2025, la Serie A offre il suo piatto forte: Atalanta Vs Inter, nerazzurro contro nerazzurro, passione verso competizione. Al Gewiss Stadium di Bergamo andrà in scena l’ultima partita dell’anno, quella che chiuderà simbolicamente dodici mesi di emozioni, di vittorie, di delusioni e di sogni. E per una volta, tutti potranno godersi lo spettacolo: DAZN ha deciso di trasmettere il match in chiaro, gratuitamente, basta solo registrarsi. Un regalo per gli appassionati e non.

L’Inter arriva a questo appuntamento da capolista solitaria con trentatré punti, inseguita dal Milan a trentadue e dal Napoli a trentuno. I nerazzurri di Cristian Chivu vogliono chiudere l’anno in vetta, consolidare il primato, mandare un messaggio alle rivali: siamo noi quelli da battere. Ma di fronte c’è un’Atalanta affamata, in rimonta, con ventidue punti in classifica e una voglia matta di riprendersi i piani alti che le competono.

Un tabù che dura da sessant’anni

L’Atalanta non batte l’Inter a Bergamo da oltre sessant’anni. Generazioni di tifosi bergamaschi sono cresciuti senza mai vedere la “Dea” piegare i cugini nerazzurri tra le mura amiche. Una responsabilità che si fa sentire ogni volta che le due squadre competono al Gewiss Stadium.

Ma c’è un precedente che alimenta la speranza: era il 2009, pioveva a dirotto su Bergamo, e l’Atalanta “umiliò” l’Inter di José Mourinho. Una serata magica, entrata nella leggenda, quando tutto sembrava impossibile e invece tutto diventò realtà tangibile. Sarà quella la notte a cui penseranno i giocatori di Raffaele Palladino prima di scendere in campo? Sarà quella l’ispirazione per provare finalmente a sfatare la maledizione che dura troppo?

L’Inter di Chivu alla prova della continuità

Cristian Chivu ha parlato oggi in conferenza stampa dal BPER Training Centre di Appiano Gentile. Il tecnico rumeno sa che questa è una partita trappola: dopo il periodo natalizio, con le energie mentali e fisiche che calano, affrontare un’Atalanta motivatissima in casa sua può essere pericoloso. L’infermeria nerazzurra non è ancora vuota: Acerbi e Darmian sono rimandati al 2026, mentre Bonny è in dubbio e verrà valutato all’ultimo momento.

Le scelte di formazione si preannunciano interessanti. Chivu potrebbe sorprendere tutti schierando dal primo minuto Pio Esposito al posto di Marcus Thuram, dando una scossa alla ThuLa, la coppia d’attacco composta da Thuram e Lautaro Martinez che tanto bene ha fatto finora. In porta torna Sommer, mentre a centrocampo il grande ex Calhanoglu riprende la regia dopo la delusione della Supercoppa Italiana persa a Riad.

L’Atalanta di Palladino e il leader Scamacca

Dall’altra parte c’è un’Atalanta che sta cercando la sua identità post-Gasperini. Raffaele Palladino ha ereditato una macchina perfetta e sta provando a metterci la sua impronta, il suo marchio di fabbrica. L’assenza di Lookman, volato in Coppa d’Africa, pesa, così come quelle di Bellanova e Djimsiti. Ma i bergamaschi hanno trovato in Gianluca Scamacca il loro nuovo faro: un bomber vero, leader sia dentro che fuori dal campo, come dimostrano i suoi urli sui social dopo ogni vittoria.

In un momento delicato come questo, con 124 milioni spesi sul mercato che devono ancora dare i frutti sperati, l’Atalanta ha bisogno di risultati. E che risultato sarebbe battere l’Inter capolista davanti ai propri tifosi, sfatando un tabù che dura da sei decenni?

Un gennaio di fuoco

Questa partita chiude il 2025, ma apre grandi prospettive e scenari per il 2026. L’Atalanta, dopo l’Inter, affronterà ben sette partite in venticinque giorni tra Serie A e Champions League: Roma, Bologna, Torino, Pisa, Atletico Bilbao, Parma e Union SG. Un tour de force che metterà alla prova la profondità della rosa e la capacità di Palladino di gestire le rotazioni.

Anche l’Inter non avrà vita facile: il calendario di gennaio prevede scontri diretti cruciali per la lotta scudetto. Ogni punto lasciato per strada ora potrebbe pesare come un macigno a maggio. E Chivu lo sa bene: non si può sottovalutare nessuno, specialmente un’Atalanta ferita nell’orgoglio e desiderosa di riscatto.

L’arbitro e le aspettative

A dirigere il match sarà Federico La Penna della sezione di Roma, coadiuvato dagli assistenti Berti e Perrotti. Al VAR ci saranno Abisso e Manganiello. Una designazione di peso per una partita che si preannuncia vibrante, fisica, intensa. Le due squadre si conoscono bene, si rispettano, ma quando si tratta di punti scudetto o di tabù da sfatare, il fair play passa, giustamente, in secondo piano.

I tifosi bergamaschi riempiranno il Gewiss Stadium con la loro passione incontenibile. Quelli interisti, sparsi per l’Italia, si incolleranno davanti alla tv sperando di brindare al primato confermato. E nel mezzo, ci sarà il calcio vero, quello che emoziona, ma soprattutto quello che non si dimentica.


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