Ambiente

Baia Domizia senza pace: un fiume “marrone” nel mare

Nel numero de L'identità in edicola giovedì la storia della località balneare: gli scandali, la ribalta internazionale, la camorra, l'attuale declino

di Angelo Vitale -

Foto dal portale CasertaNews


Baia Domizia di nuovo alle cronache, dopo la ribalta divenuta nazionale del focolaio del West Nile e i decessi di cittadini campani, e non solo, che erano stati nella località balneare del litorale campano. Stamattina, i migliaia di turisti arrivati al mare hanno dovuto rinunciare ad un bagno per la presenza di una lunga scia “marrone”: con tutta evidenza scarichi fognari scaricati direttamente a poca distanza dai lidi.

A Baia Domizia “il depuratore non funziona”

“Il depuratore non funziona” è la frase rimbalzata oggi dall’uno all’altro dei bagnanti che, anche in queste settimane caratterizzate dall’incedere del virus in Campania e altrove, non avevano voluto rinunciare ad una vacanza nella località del Casertano.

Un guasto? Un effetto del sovraffollamento, per una cittadina che ha poco meno di mille abitanti e che in estate ne conta dieci volte di più?

“Un odore nauseabondo di fogna”, registra il portale CasertaNews. Un fatto, in questa estate, non episodico. “A luglio – racconta un padre di famiglia – sono stato per una settimana in un bungalow di un campeggio di Baia. Un campeggio efficientissimo, con due piscine. Peccato che andare al mare significava ogni giorno imbattersi in onde di schiuma puzzolente. Un vero scandalo che, da decenni, questi problemi non vengano risolti”.

La Provincia monitora la situazione

Dalla Provincia di Caserta, che, da qualche anno ha avviato pure innovative iniziative per dragare il mare e i suoi affluenti con battelli “spazzaplastica”, fanno sapere di monitorare la situazione, peraltro non di loro competenza.

Un depuratore che spetta al Gestore unico idrico gestire: una spa che è l’aggiornamento di un vecchio carrozzone politico-elettorale finito nei decenni scorsi anche al centro delle più diverse inchieste giudiziarie.

Fino a ieri l’altro celebrato dalla stampa regionale e dalla politica locale per quanto aveva speso e che sarebbe servito ad affrontare il sovraffollamento estivo.

Ciò che non è avvenuto, anche quest’anno. Le proteste e le fotografie gridano il contrario.


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