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Cronaca

Bande armate in pieno giorno. Paura a Mogliano

Mogliano; regolamento di conti tra bande albanesi con coltelli e pistole

di Gianluca Pascutti -


Bande rivali si sono affrontate nel cuore di Mogliano, trasformando un tranquillo pomeriggio di novembre in un incubo per residenti e passanti. Lunedì 11 novembre 2025, una violenta rissa tra due gruppi di cittadini albanesi ha scosso la cittadina trevigiana, con l’uso di coltelli e pistole. Tre uomini sono rimasti feriti, mentre un pregiudicato è stato arrestato.

Scontro nel parcheggio

L’episodio è avvenuto nel parcheggio pubblico di via Svevo, a pochi passi da una scuola e da un negozio di casalinghi. Secondo quanto accertato dalle forze dell’ordine, due bande albanesi si sono affrontate in quello che sembra essere un regolamento di conti. I colpi di pistola, fortunatamente andati a vuoto, hanno seminato il panico tra i presenti.

I soccorritori hanno assistito tre uomini, tra i 30 e i 35 anni e residenti nel Veneziano, feriti da arma da taglio. Le loro condizioni non sono gravi, ma l’aggressione ha lasciato il segno nella comunità.

Arrestato un pregiudicato: indagini in corso

La polizia ha arrestato un uomo di 30 anni, irregolare sul territorio italiano e già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di porto abusivo d’arma e rissa aggravata. Gli agenti hanno sequestrato l’arma e la sottoporranno a una perizia balistica per verificarne l’eventuale utilizzo in altri episodi criminali.

Le indagini, coordinate dai carabinieri di Mogliano, puntano a ricostruire la rete di relazioni tra le bande coinvolte. Non si esclude un collegamento con lo spaccio di stupefacenti o con attività illecite nel territorio tra Treviso e Venezia.

Sicurezza da rafforzare

L’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza urbana. I residenti chiedono maggiore presenza delle forze dell’ordine e interventi mirati contro le bande che operano nel territorio. Bande che, secondo alcuni, si muovono con una preoccupante disinvoltura, anche in pieno giorno e in luoghi frequentati da famiglie.

Il sindaco ha espresso preoccupazione e ha promesso un tavolo urgente con la prefettura per rafforzare i controlli.


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