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Basilicata crash: Lacerenza si ritira, Italia Viva con Bardi

di Angelo Vitale -


Basilicata: se non siamo ai “lunghi coltelli”, manca poco. Domenico Lacerenza ha rinunciato alla candidatura a governatore, finora sostenuta da Partito democratico, Movimento 5 stelle, Alleanza Verdi e sinistra e +Europa. Gli si erano schierati contro molti amministratori locali del centrosinistra. Il campo largo è al crash.

Giuseppe Conte parla apertamente di un nome di aqualità impallinato da giochi di corrente locali. E spiega perché il M5S aveva messo da parte l’ipotesi di Angelo Chiorazzo: “Se abbiamo fatto qualche osservazione, è perché i nomi in campo non rispondevano ai nostri standard”. “Faccio nome e cognome – precisa-: Angelo Chiorazzo, una persona per bene, che rappresenta una importante realtà imprenditoriale e un percorso civico fatto anche nei mesi scorsi. Noi non abbiamo nulla contro una candidatura di questo tipo ma l’ho detto a Chiorazzo: tu rappresenti una realtà imprenditoriale importante che opera nel settore socio sanitario e se domani mattina tu andassi a fare il presidente in Basilicata rischieresti, ovunque ti muovi, di avere come riflesso la realtà imprenditoriale in cui hai operato fino al giorno prima. Noi vogliamo prevenire i conflitti d’interesse”. e poi difende Lacerenza: “La persona che avevamo trovato aveva i requisiti, ha costruito un polo di eccellenza nel campo sanitario in un territorio come la Basilicata, ma hanno iniziato a impallinarlo”.

Intanto, Italia Viva – nonostante la dirompente defezione del suo ex coordinatore Fausto De Maria, sindaco di Latronico, intenzionato a riaprire la corsa in favore di Chiorazzo – rompe ogni indugio e sceglie Bardi, riconfermato dal centrodestra per la corsa a un bis. Accordo programmatico con il presidente uscente Vito Bardi dopo un incontro con la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale Iv, d’intesa con i consiglieri regionali Iv Mario Polese e Luca Braia, che vedrà Bardi concorrere, a Potenza e a Matera, alla costruzione della lista “Orgoglio lucano”. Per Bardi “pari dignità tra Italia Viva e gli altri partiti della coalizione per quanto concerne tutte le future scelte strategiche, programmatiche, di gestione organizzativa e di governo che interesseranno la Basilicata nel prossimo quinquennio”.

A sostenere Bardi pensa anche Carlo Calenda, concordando la cosa con il coordinatore Marcello Pittella. Decisione, fino a tarda sera, non assunta. Intanto il leader nazionale di Azione a Matera spara a zero su Conte: “Quello che mi sento di dire è che il Pd ritrovi un po’ di orgoglio. Mandate a quel paese questo qualunquista che ha governato con Salvini, ha fatto i decreti sicurezza, si spaccia per progressista ma non sa scegliere tra Trump e Biden. Mandatelo a quel paese e si costruisca un’alternativa di governo seria, che non può essere condizionata dai cialtroni”.


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