Politica

Battilocchio: “I nostri giovani hanno l’ottimismo della volontà”

di Eleonora Ciaffoloni -


“Oggi ho percepito tanto ottimismo, ‘Ottimismo della volontà’”: facendo affidamento a un celebre motto gramsciano, il deputato e responsabile del settore elettorale di Forza Italia, Alessandro Battilocchio ha commentato con entusiasmo la partecipazione di tanti giovani in occasione della manifestazione nazionale “Azzurra Libertà – Ritorno ad Everest” in corso a Gaeta. Una tre giorni (che terminerà nella giornata di oggi) dedicata proprio ai giovani di Forza Italia e che ha visto l’incontro tra più generazioni di politici e militanti azzurri.

Onorevole, qual è stata la risposta dei giovani in questi giorni di incontri?
“Ho visto tanto entusiasmo e tanta partecipazione. È il segnale evidente che il grande sogno di Silvio Berlusconi va avanti. La sua più grande eredità sono le idee che ci ha lasciato e che continueranno ad animare la nostra azione politica. E queste idee, proprio perché dotate di grande pragmatismo, sono ricette importanti per il futuro”.
Una folta partecipazione che significa anche nuova militanza?
“C’è stata partecipazione dei ragazzi e sì, molti sono militanti. Ma oltre a loro stiamo ascoltando anche tanti giovani sindaci, giovani amministratori, giovani consiglieri comunali e regionali, e tutta la giovane classe dirigente che è parte integrante della grande squadra di Forza Italia. Un’occasione, qui a Gaeta, che ha fatto incontrare anche tanti militanti storici di Forza Italia che sono venuti ad ascoltare i giovani, ma anche tante nuove adesioni e nuove leve per un progetto che sta crescendo in questi mesi. E questo ci dà l’immagine di un movimento che ha una grande storia ma che guarda anche al futuro con decisione e con ottimismo”.
Quanto sono importanti questo tipo di attività?
“Sono fondamentali. E personalmente, nella mia attività, dedico attenzione ai giovani perché è una spinta che arriva dal mio passato: sono stato il sindaco più giovane d’Italia ma anche l’europarlamentare più giovane a Strasburgo. Una formazione che mi porta a dare loro importanza e, soprattutto, ascolto”.
Si può parlare di un avvicinamento dei giovani alla politica?
“Di sicuro c’è stata partecipazione di tantissimi. Allo stesso tempo, poi, vedo una risposta positiva in un movimento in cui tengo a ricordare che le porte sono aperte. E una cosa che si nota ascoltando questi ragazzi e le loro storie, è che questi giovani non sono solo il futuro, ma anche il presente. Storie di giovani amministratori che si sono già messi in gioco e ora sono in campo. E quello che io ho ripetuto loro è stato questo: mettetevi in gioco, gettate il cuore oltre l’ostacolo e quando si ha la consapevolezza e si crede in una battaglia – che sia elettorale o ideologica – mettetevi in gioco anche se può sembrare difficile. Lo ha insegnato Silvio Berlusconi: chi crede in un’idea combatte e alla fine vince”.


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