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Attualità

La Bce lascia i tassi fermi: “Crescita? Non mi lamenterei”

La governatrice Lagarde sprizza ottimismo: "Meglio delle aspettative"

di Pietro Pertosa -


La Bce ha deciso: anche a ottobre, i tassi resteranno fermi. Niente tagli al costo del denaro ma neanche aumenti. Non è una notizia bellissima ma conferma la strategia di fondo della Banca centrale europea: non si torna indietro dall’obiettivo dell’inflazione al due per cento e, soprattutto, non si tornerà mai più al tempo dei tassi zero. La decisione era più o meno telefonata. Qualcuno, nei mesi scorsi, si aspettava un ulteriore ritocco verso il basso ma Christine Lagarde lo aveva ampiamente annunciato quando, al mercato di Sant’Ambrogio a Firenze aveva affermato che i prezzi dei generi alimentari sono “troppo alti”.

Bce, tassi fermi

La strategia del board rimane, dunque, quella. La Bce tiene i tassi fermi così come sta facendo da mesi. Come al solito, Lagarde e soci riferiscono di aver agito “volta per volta” e che non c’è alcun disegno predeterminato dal momento che, “si valutano i dati”. Insomma, quello che ci viene riferito ormai da un bel pezzo. Pertanto, allo stato attuale, i tassi restano quelli di ieri: I tassi di interesse sui depositi, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di prestito marginale rimarranno invariati rispettivamente al 2,00%, al 2,15% e al 2,40%.

“Non mi lamenterei”

Christine Lagarde ha scherzato: “Grazie alla Banca d’Italia siamo in una posizione magnifica”. Ma, per la governatrice della Bce che ha lasciato i tassi fermi non c’è da recriminare nemmeno troppo in Europa: “L’economia ha continuato a crescere nonostante le sfide globali. Il futuro resta incerto, per le dispute commerciali e le tensioni geopolitiche. Continueremo a seguire un approccio guidato dai dati e decidere di riunione in riunione sui tassi”. Sul Pil: “Non mi lamenterei, la crescita è un po’ più alta delle attese”.


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