Torino

Borgo Cornalese, piccolo gioiello alle porte di Torino

di Redazione -


È un borgo millenario alle porte di Torino, dove il tempo si è fermato, tra vecchi granai, scuderie, un mulino, lunghi porticati, un parco di 16 ettari, un giardino con roseto, viali di pioppi, tigli e querce. È poco conosciuto, lo sarà molto di più tra un pò di tempo, merita una visita, magari una domenica con un bel sole. Non è sempre visitabile, quindi bisogna controllare il sito online prima di partire. È il Borgo Cornalese, a Villastellone, presso Moncalieri, un grande complesso architettonico a 20 minuti di auto da Torino. Si tratta di un’area molto vasta e molto pratica tanto che i giornali locali la chiamano il “cinecittà” della provincia torinese, dotata di ampi spazi tra il borgo, la villa del Settecento, un antico mulino del ‘500, ormai abbandonato, sulle rive di un canale di irrigazione e una chiesa neoclassica.


Non manca un piccolo “giallo” ancora tutto da risolvere. La villa padronale settecentesca, di proprietà dei Conti de Maistre che ci abitano da diverse generazioni, è circondata da un grande parco e si trova all’interno del borgo composto da due corti agricole di 11.000 metri quadri e una chiesa dell’Ottocento dedicata alla Beata Vergine dei Dolori. La Villa è chiusa al pubblico, si può vedere il giardino all’italiana dal cancello di ingresso con oltre 100 rose di vari colori ed è comunqueè una delle principali attrattive del territorio. L’intera area di Borgo Cornalese è inserita tra le bellezze principali del programma MAB (Man and Biosphere) dell’UNESCO. In origine l’insediamento era una costruzione fortificata a difesa del territorio e in seguito è stato individuato un insediamento templare del 1100 attorno al quale si sarebbe sviluppato il ricetto fortificato. La sua storia inizia dalla stirpe degli Aleramo e si snoda tra il Marchesato di Saluzzo, quello del Monferrato e quello del Vasto. Dal Cinquecento in poi il Borgo si trasforma e diventa un centro agricolo alle dipendenze della famiglia de Maistre, originaria di Chambery. Nella villa di Borgo Cornalese i de Maistre ospitarono personaggi illustri tra cui la marchesa Giulia di Barolo. La cappella accolse anche Don Bosco di cui i de Maistre furono benefattori. Borgo Cornalese sarà presto oggetto di un complesso e ambizioso progetto di restauro conservativo che durerà anni e vedrà la ristrutturazione delle corti agricole, degli immobili e del mulino ad acqua non più funzionante che era messo in movimento dalle acque della bialera locale. Borgo Cornalese e in particolare la Villa de Maistre è una location che viene utilizzata per produzioni cinematografiche, televisive e pubblicitarie. Già, il “giallo” di cui si parlava.

Nella chiesa ottocentesca c’è un’Assunta, un grande quadro di cui non si conosce il pittore, forse, si dice, un allievo di Michelangelo. Neppure il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi, giunto a Cornalese per sciogliere l’enigma, ha risolto il caso. Quando è aperto il borgo è animato dalle iniziative organizzate dagli “Amici di Borgo Cornalese”,  info@borgocornalese.it

Filippo Re (ilTorinese.it)

Nelle foto, veduta di Borgo Cornalese con Villa de Maistre, chiesa Madonna dei Dolori, quadro dell’Assunzione


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