Campania, regionali allo scoglio terzo mandato: De Luca e la speranza Meloni
Le elezioni per il rinnovo del consiglio regionale campano si avvicinano e il governatore spera di riaprire la partita per la sua candidatura
In Campania e a Napoli fa caldo, caldissimo in questo inizio di giugno. Tra il solleone estivo, la sbornia post-scudetto e l’astensione al referendum, la comunità resta distratta dal capitolo elezioni Regionali 2025. Ma nelle stanze dei bottoni della politica che conta, strategie, alleanze e dialoghi sono già partiti da tempo, in attesa di capire chi saranno le coalizioni in campo e, soprattutto, i timonieri: i candidati presidenti. Su questo punto, però, siamo ancora in alto mare. Nulla di ufficiale è trapelato neppure sui tempi del voto: almeno autunno, ma oltre questo non si sa. Una cosa è certa: l’estate porterà consiglio e rappresenterà la dead line per capire chi si contenderà lo scranno di governatore della Campania, dopo due mandati e dieci anni targati Vincenzo De Luca.
Regionali e Terzo mandato, ora De Luca spera nella Meloni
A proposito dell’ex sindaco di Salerno, nel panorama mediatico è ancora lui a tenere banco. Spinge per il terzo mandato e incassa un’apertura, improvvisa e indiretta, da FdI, alla luce delle recenti dichiarazioni del responsabile nazionale dell’organizzazione e parlamentare meloniano, Giovanni Donzelli. Quest’ultimo ha sottolineato che non si tratta di una questione ideologica, ma di un tema su cui, se c’è un’esigenza che arriva dalle Regioni, bisogna parlarne e valutare con serenità, senza pregiudizi né barriere. Parole che De Luca non si è lasciato sfuggire, definendo quella della Meloni una prova di intelligenza politica. Insomma, sembrano davvero lontani i tempi in cui il presidente campano definiva la premier con epiteti a dir poco coloriti.
Ma tant’è: i tempi della politica corrono più veloci del vento che ogni giorno accarezza Napoli. Dove, dicevamo, il toto-candidature non si ferma. Anzi, si rinnova, in rigoroso silenzio. E proprio il tema del terzo mandato – la cui legge nazionale, secondo De Luca, se il governo volesse, potrebbe farla in tempi strettissimi – potrebbe incidere fortemente sulle scelte del centrosinistra (allo stato attuale, va ribadito, i mandati restano due, come confermato dalla Consulta). Nel centrosinistra si coltiva l’unità, ma l’interrogativo-De Luca resta grande come una casa: senza il terzo mandato, resterà nella coalizione o correrà da solo con proprie liste e candidati? L’unica certezza è che Pd e alleati non possono permettersi di perdere la Campania per colpa di divisioni interne. Elly Schlein dovrà trovare la quadra, assicurando ai nastri di partenza un candidato governatore condiviso, preparato e competente. I nomi? Dossier De Luca a parte, il più accreditato al momento sembra essere Roberto Fico, ex presidente della Camera, ben visto da Dem e M5S, insieme a Sergio Costa, ex ministro, molto gradito ai pentastellati. Questi i rumors. Ma l’impressione è chiara: le decisioni del governatore uscente peseranno tantissimo sulle reali possibilità di vittoria del centrosinistra.
Intanto nel centrodestra si ragiona sul candidato
Anche nel centrodestra, l’obiettivo è ufficializzare il candidato presidente della Regione entro l’estate. I nomi non mancano, e nemmeno il confronto interno. Per ora, è il “sentiment” a costruire la lista dei papabili: da Edmondo Cirielli di FdI, attuale viceministro degli Esteri, a Mara Carfagna di Noi Moderati, fino a Giosi Romano e Gianpiero Zinzi della Lega. A fare il punto è il segretario regionale di Noi Moderati Campania, Luigi Casciello: “Il nostro candidato presidente sarà autorevole, con un progetto chiaro e definito nei tempi di attuazione per rimettere in cammino la Campania”, spiega a L’identità.
Mentre sulle candidature: “Come gli altri partiti del centrodestra non ci siamo sottratti nel mettere a disposizione la candidatura del nostro segretario nazionale, l’on. Mara Carfagna, che da ministro del Sud e della Coesione tanto ha fatto per il Meridione. Questa è la nostra proposta ma riteniamo condivisibili e autorevoli anche le altre disponibilità manifestate da FdI col viceministro Cirielli, della Lega con l’on. Zinzi. Così come lo era la proposta di candidatura dell’on. Martusciello che però ha poi ritenuto fare un passo indietro. E’ chiaro che se davvero il viceministro Cirielli fosse veramente disponibile riteniamo che in quanto esponente di Governo potrebbe sicuramente rappresentare una scelta più che competitiva. In ogni caso saranno i nostri leader nazionali a trovare la sintesi”.
Il commento di Casciello (Noi Moderati)
Infine sul terzo mandato, che divide anche il centrodestra: “Non ho alcuna difficoltà a ribadire la mia contrarietà perché ritengo più che sufficienti dieci anni di mandato per quanti, come i presidenti di Regione, hanno un ruolo esecutivo. Ma ancor di più troverei non condivisibile una corsa contro il tempo per l’approvazione di una legge in Parlamento prima delle elezioni regionali previste per l’autunno o, peggio, un rinvio della tornata elettorale alla prossima primavera. Nel caso specifico della Campania bisogna poi voltare decisamente pagina per archiviare la fallimentare esperienza deluchiana”.
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