Attualità

Cento milioni “alla mia Marta”, trenta a Dell’Utri “Non mi doveva nulla”

di Domenico Pecile -


“Per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me”. Poche parole quelle dell’ex premier per spiegare l’eredità destinata alla sua ex compagna, Marta Fascina, e al suo grande amico di sempre, Marcello Dell’Utri, che riceveranno rispettivamente 100 (stessa cifra al fratello Paolo) e 30 milioni di euro. L’avvocato Alessandro Orsenigo, uno dei maggiori esperti in diritto di successione in Italia, ha spiegato così la decisione del Cavaliere: “I legati erano subordinati alla condizione che Berlusconi non dovesse tornare dal ricovero” del 19 gennaio 2022 come in realtà poi è avvenuto. In sostanza essendo tornato dal ricovero e il mancato verificarsi della condizione sospensiva rappresentata dalla sua morte ciò potrebbe rendere inefficace la disposizione dei tre beneficiari.

Spetterà agli eredi decidere se dare corso comunque alle volontà paterne. Un aspetto, invece, non collegato al legato riguarda Marta Fascina e la villa di Arcore. La norma prevede che in presenza di una convivenza di fatto, in caso di morte del proprietario della casa, il convivente superstite ha diritto di continuare ad abitare nella stessa per due anni o per un periodo pari alla convivenza se superiore a due anni e comunque non oltre i cinque anni. Resta da capire se la Fascina eserciterà tale diritto continuando a vivere ad Arcore.
Nei giorni era scattata una sorta di toto ipotesi su quale potesse essere l’eredità della Fascina. Dapprima infatti si pensava che non vi fosse un lascito alla sua fidanzata considerata la sua terza moglie dopo una cerimonia senza valore legale celebrata il 19 marzo del 2022 a villa Gernetto a Lesmo alla presenza del fratello, dei figli tranne Pier Silvio e di tanti amici e parlamentari tra cui Dell’Utri, Galliani, Confalonieri, Sgarbi, Gianni Letta. il testamento ha smentito questa ipotesi. Lei e Berlusconi sono stai assieme ufficialmente dal 2020 fino alla morte di lui. Durante il ricovero di Berlusconi, Marta Fascina è stata il filtro tra lui e la stampa e tutti i loro amici parlavano di lei come se fosse ufficialmente la moglie. Classe 1990, laureata in Lettere e filosofia alla Sapienza, nel 2022 è stata rieletta alla Camera.

“Quando stamattina mi ha chiamato il notaio, sono rimasto choccato”: Marcello Dell’Utri ha commentato così il suo lascito di 30 milioni all’amico. “Non me l’spettavo perché non mi doveva nulla. L’affetto rimaneva anche senza questo gesto materiale, che dimostra la grandezza dell’uomo”, ha aggiunto. Nel suo ricordo dell’amico, Dell’Utri ha descritto Berlusconi come un fratello e ha raccontato la loro lunga amicizia. Ha rivelato anche che il Cavaliere lo ha sempre supportato, persino fornendogli appunti durante i suoi anni universitari. “Lui vendeva gli appunti ciclostilati alla libreria Cortina, ma a me li ha regalati”, ha ricirdato spiegando anche come si sono conosciuti all’epoca. L’ex senatore ha ammesso di essersi commosso fino alle lacrime per questo gesto di generosità. “Quando l’ho conosciuto – ha detto ancora Dell’Utri – ho subito pensato che era un fenomeno. Mi ha invitato a cena a casa sua”. E così, nel 1964, l’ex senatore ha cominciato a lavorare come segretario personale del futuro imprenditore.


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