Cronaca

Chico Forti, rigettata la richiesta di libertà condizionale

Il Tribunale di Sorveglianza di Verona si oppone, si pensa al ricorso in Cassazione

di Maria Graziosi -


Chico Forti resta in carcere, negata la richiesta di libertà condizionale. Lo riferisce l’Ansa secondo cui i giudici del tribunale di sorveglianza di Verona avrebbero respinto l’istanza presentata dai suoi legali. Chico Forti, dunque, rimarrà in cella ma a quanto emerge fin da subito il collegio difensivo del 66enne sarebbe già pronto a presentare ricorso in Cassazione.

Niente libertà condizionale per Chico Forti

Si attendono, anche in questo caso, le motivazioni alla base della decisione del giudice del Tribunale di Sorveglianza di Verona per capire gli eventuali margini, in punta di fatto e di diritto, per un ricorso da presentare direttamente in Cassazione. Ciò che appare certo, fin da ora, è che la lunga vicenda giudiziaria dell’ex imprenditore trentino è lungi dall’essere conclusa e che agiterà, ancora per molto tempo, il dibattito non solo in Italia ma anche negli Stati Uniti.

La vicenda

Chico Forti, a cui è stata negata la libertà condizionale, è in carcere in Italia, a Verona, dopo essere stato estradato dagli Stati Uniti. Erano state le autorità americane, anzi i giudici della Florida, a imporgli una dura condanna con l’accusa di aver ucciso nel 2000, Dale Pike, imprenditore anche lui e figlio di un suo socio in affari. Una sentenza che è stata sempre ferocemente contestata dagli avvocati di Forti che, sui fatti, s’è sempre professato innocente. Ora, dopo il trasferimento un anno fa in Italia, il (primo) capitolo sulla richiesta di tornare in libertà. Su cui i giudici hanno detto di no.


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