Attualità

La Cina bandisce Whatsapp e Threads e gli Usa spengono TikTok

di Giovanni Vasso -

XI JINPING PRESIDENTE REPUBBLICA CINESE


La Cina ha risolto alla radice il problema della spunta blu chiedendo ad Apple di rimuovere dai suoi store le app di Whatsapp e Threads. Pechino va alla guerra contro Meta e, più in generale, oscura le piattaforme di messaggistica istantanea. Secondo il Wall Street, le richieste avanzate dal governo guidato dal presidente Xi Jinping sarebbero motivate da “ragioni di sicurezza nazionale”. Oltre ai prodotti di Meta, cioè Whatsapp e Threads, la Cina ha deciso di oscurare anche la russa Telegram e le altre piattaforme di Signal e Line. Le ragioni legate al ban riguarderebbero il fatto che, secondo quanto sarebbe stato lamentato dalle autorità cinesi, su queste piattaforme correrebbe un po’ troppa propaganda anti-cinese o, per dirla in maniera ancora più precisa, troppi messaggi critici, semplici meme o sfottò, nei confronti del presidente Xi. Non è la prima volta che il Politburo cinese reagisce in maniera netta davanti a quelli che vengono interpretati come attacchi alla figura presidenziale. Il caso più virale era stato quello legato alla “censura” patita dal personaggio Disney di Winnie The Pooh perché gli internauti avevano iniziato a notare presunte (molto presunte) somiglianze tra il cartoon e il presidente. Una vicenda che ha spopolato sul web ed è finita praticamente ovunque, persino dentro le serie tv e i cartoni satirici come South Park.

Adesso, però, la vicenda assume un’importanza diversa. E sicuramente più rilevante. Il tema non è (solo) l’immagine del presidente Xi ma l’approccio cinese al web (da un lato) e la guerra commerciale tra Usa e Cina. Che passa, fatalmente, per le over the Top digitali. Whatsapp e Threads, infatti, appartengono a Meta, la galassia Facebook legata a Mark Zuckerberg. Che è stato il più grande nemico di TikTok, il “social cinese” che è finito nel mirino delle autorità Usa prima e, di conseguenza, anche di quelle europee. La guerra tra Meta (e l’America) e TikTok (e la Cina) non è ancora finita e, anzi, con la decisione del Senato di “cancellare” TikTok dalle piattaforme Usa, rischia di travolgere definitivamente i rapporti, già precari, tra le due superpotenze globali. Con il ban da Apple, che si è difesa dicendo di essere “costretta” a obbedire alle leggi del Paese in cui opera, per Meta si tratta di perdere la possibilità di entrare in un mercato popolato da oltre un miliardo di potenziali utenti (per quanto “costretti” a utilizzare le app basandosi sulle Vpn e altri stratagemmi) rappresenta una perdita economica abbastanza rilevante. Dall’altro lato, la Cina potrà garantire alle “sue” piattaforme delle vere e proprie praterie commerciali in patria e, chiaramente, fuori.


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