Attualità

Crollo vendite, il caro prezzi pesa sulle famiglie

di Angelo Vitale -


Crollo vendite per volume, lo rileva l’Istat. A luglio, per le vendite al dettaglio, un aumento congiunturale dello 0,4% in valore e un calo dello 0,2% in volume. Su base tendenziale, le vendite al dettaglio aumentano del 2,7% in valore e registrano un calo in volume del 4,5%.

Su base annua, poi, le vendite dei beni alimentari si espandono del 5,6% in valore e diminuiscono del 4,7% in volume. Quelle dei beni non alimentari crescono leggermente in valore (+0,5%) e si riducono in volume (-4,3%).

Numeri che riscontrano la reazione del Codacons. I dati sulle vendite al dettaglio diffusi oggi dall’Istat, per l’associazione dimostrano ancora una volta l’impatto devastante di caro-prezzi e inflazione sulla spesa degli italiani, con le famiglie che cambiano fortemente le proprie abitudini, acquistando sempre meno ma spendendo sempre di più.

Anche a luglio le vendite registrano l’ennesimo crollo verticale in volume, con una contrazione su base annua del -4,5% a fronte di un aumento in valore del 2,7% – analizza il Codacons – Questo significa che, al netto dell’inflazione e considerata la spesa per consumi delle famiglie, gli acquisti calano in volume per complessivi 34 miliardi di euro annui, pari in media a -1.316 euro su base annua a famiglia.

I prezzi ancora a livelli elevatissimi per beni primari come alimentari e carrello della spesa incidono sulle vendite al dettaglio e sulle abitudini degli italiani, che si riversano in massa presso i discount alimentari, esercizi che non a caso segnano un incremento delle vendite del +10,5% a luglio – afferma il Codacons – Il Governo deve intervenire con urgenza adottando misure volte a calmierare i listini, tutelare il potere d’acquisto degli italiani e salvare i bilanci delle famiglie.


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