Economia

Dal Piemonte a Pavia la farina intera anti glicemia della dinasty Varvello

di Angelo Vitale -


Dal Piemonte a Pavia per dar vita ad un nuovo tipo di farina bianca a ridotto impatto glicemico nata da una ricerca condotta in Italia dall’Università di Bologna e definita nei processi di lavorazione di Mulino Vigevano di Filippo Varvello, quinta generazione di una famiglia piemontese del Monferrato che fin dal 1800 ha vissuto una storia imprenditoriale di successo che ha visto fra le diverse creazioni nate dai loro mulini, un prodotto inconfondibile come i Gioppini, i famosi biscotti ondulati nati dall’arte del papà di Filippo.

Il nuovo prodotto si chiama Farina Intera e deriva dalla Lavorazione Fedele, un processo unico e brevettato grazie al quale dal chicco di grano si riesce ad eliminare la componente di fibra insolubile, conservando solo la fibra solubile. In questo modo la farina, non raffinata, conserva tutti i vantaggi delle farine integrali, addirittura superiori, senza avere gli effetti irritanti della fibra insolubile.

Farina Intera è quindi una farina alternativa con una biodisponibilità di fibra solubile superiore di circa il 30% rispetto ad una tradizionale farina integrale. Da qui la proprietà di risultare una farina bianca di tipo 0 ma a ridotto impatto glicemico che non innalza i livelli di glicemia nel sangue e li mantiene sotto controllo rispetto alle farine equivalenti. E’ un prodotto che risponde quindi alle esigenze dei regimi alimentari osservati nella popolazione a rischio di diabete e sindrome metabolica.

Utilizzato per la lavorazione del pane, in pasticceria e per le pizze, questo tipo di farina è una fonte di fibre solubili, le uniche riconosciute dall’Efsa (European Food Safety Authority) efficaci nella riduzione dell’innalzamento glicemico post-prandiale.

Un momento importante nella scelta della strada della ricerca innovativa per l’attività di Varvello è stato proprio il trasferimento dell’azienda dal Monferrato a Pavia. Qui, la storia imprenditoriale di Mulino Vigevano ha visto un cambiamento sostanziale dell’attività confermando però quell’inventiva che oggi consente all’azienda di commercializzare un prodotto innovativo e di qualità come Farina Intera.

La necessità di trasferirci– spiega Varvello – ci ha costretti a ripartire quasi da zero e obbligati a introdurre delle innovazioni nel processo di produzione della farina. Da qui è nata la collaborazione con l’Università di Bologna che ha permesso di applicare studi decennali su crusca e farina che ci hanno portato ad elaborare le tecniche di produzione di Farina Intera.  Il processo studiato con l’università prevede la conservazione della sola parte nobile del chicco, quella della fibra con una conseguente riduzione delle proprietà glicemiche del prodotto di qualità superiore”.

La produzione e la distribuzione avvengono quasi esclusivamente in Italia attraverso l’utilizzo di grano nazionale ed in parte comunitario con lavorazione in mulini non di proprietà a cui viene fornito l’ingrediente necessario per ottenere la Farina Intera. Il prodotto è commercializzato poi attraverso una rete di agenti monomandatari.

Non ci fermeremo qua – annuncia Varvello – . Allo studio c’è la possibilità di varcare i confini nazionali seguendo la stessa politica applicata in Italia. E per questo già abbiamo contatti con alcuni mulini di paesi limitrofi per avviare un processo di internazionalizzazione della produzione e delle vendite”.

(Antonio Del Piano)


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