Esteri

Difesa comune europea, messaggio di Von der Leyen e Kallas

di Giuseppe Ariola -


Alla vigilia del vertice dei leader dell’Unione Europea, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e l’Alta rappresentante per gli Affari esteri Kaja Kallas hanno lanciato un appello congiunto che suona come una vera e propria chiamata alle armi – politiche, strategiche e industriali – per rafforzare la difesa collettiva dell’UE in un contesto internazionale segnato da instabilità e minacce crescenti. “Cari colleghi, dobbiamo essere all’altezza del momento. Dobbiamo rispondere alla chiamata della storia”, si legge nell’introduzione della lettera indirizzata ai capi di Stato e di governo europei. Un’esortazione diretta, che non lascia spazio a esitazioni: “Questo richiede che agiamo strategicamente. Che agiamo insieme. Che agiamo ora”.

  • Al centro del messaggio, la necessità di costruire una difesa europea più autonoma e reattiva

La spinta arriva in particolare dall’urgente necessità di fronteggiare le conseguenze dell’aggressione russa in Ucraina, che von der Leyen e Kallas definiscono senza mezzi termini una minaccia diretta alla sicurezza europea. “Abbiamo immense risorse e potere latente a nostra disposizione”, scrivono, sottolineando che “la mobilitazione è già in corso” ma che ora serve un salto di qualità. Il piano d’azione delineato dalle due leader si articola in quattro priorità strategiche. Innanzitutto, incrementare gli investimenti nella capacità difensiva dei singoli Stati membri, in modo coordinato. In secondo luogo, sviluppare un vero mercato unico europeo della difesa, superando le frammentazioni nazionali che rallentano la produzione e gli approvvigionamenti. Terzo punto: sostegno militare costante e tempestivo all’Ucraina, considerata “la prima linea di difesa” dell’Unione. Un’affermazione forte, che sancisce il legame diretto tra la sicurezza del confine orientale e la tenuta del progetto europeo. Infine, il rafforzamento delle partnership internazionali, anche in chiave transatlantica e globale. Von der Leyen e Kallas ricordano infine le misure già adottate dalle istituzioni europee: il piano Readiness 2030 per rafforzare la prontezza militare, un pacchetto normativo per semplificare le procedure nel settore difesa, strategie sulla mobilità militare e nuove regole per lo spazio. Il messaggio è chiaro: l’Unione europea non può più permettersi di restare indietro. E mentre le minacce aumentano, da Bruxelles arriva una linea: fare dell’Europa una potenza credibile anche nella difesa, con risorse, coesione e visione strategica.


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