Dote per la Famiglia: fondo da 30 milioni per lo sport e il benessere dei più giovani
Nel quadro delle politiche a sostegno della genitorialità e del benessere psicofisico dei minori, il Dipartimento per lo Sport ha istituito per il 2025 il fondo “Dote per la Famiglia”, con una dotazione complessiva di 30 milioni di euro.
L’iniziativa ha un obiettivo preciso: sostenere le famiglie italiane nelle spese per le attività sportive e ricreative svolte dai figli tra i 6 e i 14 anni, in contesti extra-scolastici. La misura si rivolge in particolare alle famiglie con ISEE inferiore a 15.000 euro, che non beneficiano di altri contributi pubblici per le stesse attività: rappresenta un aiuto concreto per quelle famiglie che, pur riconoscendo l’importanza dello sport e del tempo libero nella formazione dei propri figli, spesso si trovano costretti a rinunciare per ragioni economiche.
L’intervento risponde a un’esigenza reale e urgente: incentivare l’attività motoria e promuovere stili di vita sani fin dalla giovane età. In un’epoca segnata dalla sedentarietà, da una dipendenza spesso malsana dai social media e da crescenti disuguaglianze sociali, garantire l’accesso allo sport e ad attività ricreative non è solo una questione di salute pubblica, ma anche un investimento nel capitale umano della nazione.
Grazie anche alla collaborazione di Associazioni Sportive Dilettantistiche, Società Sportive Dilettantistiche, Enti del Terzo Settore e Onlus in ambito sportivo che operano sul territorio, “Dote per la Famiglia” rappresenta un ulteriore intervento volto a contribuire all’attuazione del comma 7 dell’articolo 33 della Costituzione: l’attività sportiva in tutte le sue forme e per tutti è un diritto sociale che va promosso, tutelato, garantito ed esteso.
Lo sport, infatti, è molto più di un’attività fisica: è un veicolo di educazione civica, un “allenamento” alla vita. Attraverso il gioco di squadra, il rispetto delle regole, la gestione della vittoria e della sconfitta, i ragazzi imparano valori fondamentali come il rispetto, l’impegno, la resilienza. Lo sport è inoltre un potente strumento di inclusione sociale, che può ridurre il disagio giovanile, contrastare l’abbandono scolastico e rafforzare il senso di appartenenza a una comunità. Come ha sottolineato il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi “Lo sport rappresenta una preziosa opportunità educativa ad ampio spettro, un indispensabile strumento di benessere individuale e sociale, e il nostro impegno è quello di garantire a tutte le famiglie, indipendentemente dalla loro condizione economica, la possibilità di far praticare sport ai propri figli”.
Un’opportunità concreta, dunque, che si inserisce in una visione ampia e integrata del sostegno alla genitorialità, in cui lo Stato non si limita a fornire sussidi, ma si impegna a creare le condizioni per un accesso equo alle opportunità educative, fondamentale per costruire un futuro più coeso e giusto. Il messaggio politico e culturale di questa iniziativa è chiaro: nessun bambino deve restare indietro. Investire nello sport e nel tempo libero dei più giovani significa costruire oggi la società del domani.
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