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Esame di criminologia dai domiciliari per Chiara Petrolini

E' iscritta a Scienze dell'educazione, da giugno è a processo per i suoi due neonati seppelliti in giardino

di Dave Hill Cirio -

Chiara Petrolini


Chiara Petrolini, attualmente agli arresti domiciliari, ha sostenuto da remoto presso la propria abitazione l’esame universitario di Criminologia. L’autorizzazione per sostenere la prova, richiesta dalla difesa, è stata concessa dalla Corte d’Assise, con parere favorevole anche della Procura della Repubblica che procede contro di lei per i suoi due neonati partoriti e occultati nel giardino della villa.

L’esame di Chiara Petrolini

L’esame era obbligatorio per il suo corso di studi, e si è svolto nella villetta a Vignale di Traversetolo dove la giovane è ai domiciliari dal 20 settembre 2024. La docente referente dell’esame era la professoressa Susanna Pietralunga. La giovane è iscritta all’Università di Modena e Reggio Emilia (Unimore), facoltà di Scienze dell’educazione, e risulta essere al secondo anno del corso di laurea.

I due neonati seppelliti in giardino, il processo

Chiara è accusata di duplice omicidio premeditato e soppressione dei cadaveri dei suoi due figli neonati, partoriti il 12 maggio 2023 e il 7 agosto 2024. Secondo l’accusa, i neonati sarebbero stati sepolti, ancora vivi, nel giardino della villa di famiglia, dopo gravidanze tenute nascoste sia ai familiari sia all’ex fidanzato.

A seguito del ritrovamento dei corpi nell’estate 2024 la Procura di Parma chiese la misura del carcere, opposta però dal Tribunale. Dal 20 settembre 2024 è ai domiciliari nella villa della famiglia a Vignale di Traversetolo. La Cassazione ha annullato con rinvio un’ordinanza di custodia in carcere, rimandando la decisione sul regime cautelare al Tribunale del Riesame.

Il processo a suo carico si è aperto il 30 giugno scorso a Parma, davanti alla Corte d’Assise. In aula sono presenti anche i familiari dell’ex fidanzato, parte civile nel processo.

La perizia psichiatrica

All’inizio del processo, la Corte ha disposto una perizia psichiatrica per valutare la capacità di intendere e di volere della ragazza all’epoca dei fatti e la sua eventuale pericolosità sociale. Le consulenze di parte hanno dato esiti contrastanti: l’accusa sostiene che fosse capace di intendere e volere, la difesa ritiene il contrario. La nomina dei periti e l’audizione dei primi testimoni sono fissate per il prossimo 15 settembre.


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