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Estate low cost e i campioni vanno in Premier

di Giovanni Vasso -


Tanti sogni ma pochi soldi. Il calciomercato, nell’Italia che si è ritrovata con tre squadre finaliste nelle manifestazioni continentali, regala più dispiaceri che emozioni. Essere milanisti, in queste settimane, vuol dire mettere in discussione tutto ciò per cui ci si è innamorati del Diavolo rossonero. Scomparso Berlusconi, la società di Gerry Cardinale ha allontanato Paolo Maldini. E, nei giorni scorsi, ha ufficializzato la cessione al Newcastle di Sandro Tonali. Il “capitan futuro” milanista, il ragazzino che sognava di giocare a San Siro con la maglia rossonera, il giovane perno del centrocampo da cui far ripartire l’epopea. Invece tutto si è sgretolato di fronte ai 70 milioni offerti dai Magpies al club e al contratto faraonico dei bianconeri inglesi all’enfant prodige del centrocampo azzurro. Se il Milan piange, l’Inter non ha proprio nulla da ridere. Zhang ha ceduto Onana al Manchester United e pensava di aver trovato in Guglielmo Vicario, portiere giovane e promettente dell’Empoli, un degno erede low cost all’arquero camerunense. Invece, niente. Il Tottenham glielo ha soffiato per un pugno di sterline.

Napoli è ancora ebbra, il terzo scudetto ha scatenato una gioia mai vista prima. Che, per una volta, lascia a de Laurentiis l’opportunità di intervenire draconianamente sul mercato senza doversi sentire le rimostranze dei tifosi. Se Kvaratskhelia sembra vicino al rinnovo, fino al 2028, Osimhen potrebbe lasciare Castelvolturno. Però non è detto: persino i tabloid britannici si sono scandalizzati di fronte alla valutazione del bomber nigeriano secondo Adl. Per la stampa internazionale, 180 milioni sono troppi. Persino per il Psg. La Juventus è alla rifondazione. Ma è fuori dalle coppe europee e ha ancora un contenzioso aperto con l’Uefa. I rumors danno vicina un appeasement tra i bianconeri e il massimo organismo del calcio continentale. Ma per ora le voci non sembrano all’altezza di quelle che, fino a qualche anno fa, esaltavano le estati bianconere, passate tra Cr7 (poi arrivato) e la suggestione Guardiola (mai approdato alla Continassa).

Se, c’è da giurarci, la Lazio non spenderà granché sul mercato e anzi si libererà di Milinkovic-Savic, la Roma vuole rafforzarsi un po’. Per cedere, ça va sans dire. Scamacca libererebbe Abrahams, che però, s’è infortunato. Mou, inoltre, dovrà superare la concorrenza del Milan per accaparrarsi il centravanti del West Ham.

Tanti sogni, dopo le finali (tutte e tre perse). Pochi soldi e l’Italia rimane alla periferia del calcio globale.


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