Famiglie torinesi: spesa mensile in lieve crescita, ma aumenta il disagio economico
Osservatorio della Camera di commercio: cala la spesa alimentare, sale quella per vacanze e visite mediche. Raddoppiano le famiglie in fascia di debolezza
Nel 2024 la spesa media mensile delle famiglie torinesi si attesta a 2.609 euro, registrando un incremento moderato rispetto all’anno precedente (+0,5%, pari a +12 euro). Tuttavia, a fronte di questo lieve aumento, i dati mettono in evidenza un peggioramento della condizione economica complessiva: crescono le famiglie in fascia di debolezza, costrette a ridurre i consumi e a operare scelte più contenute.
È quanto emerge dai nuovi dati dell’Osservatorio sulle spese delle famiglie torinesi, presentati a Palazzo Birago. L’indagine, curata dalla Camera di commercio di Torino, rileva i consumi e le abitudini di spesa di 240 nuclei familiari residenti in città, attraverso la compilazione di due diversi questionari riferiti a spese a maggiore o minore frequenza. “Dopo un anno di aumento deciso, rallenta nel 2024 la crescita dei consumi delle famiglie torinesi, registrando un calo nell’ambito delle spese alimentari e, nel non alimentare, un incremento limitato solo ad alcune voci, come pasti fuori casa, vacanze e visite mediche – spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Crescono le famiglie in fascia di debolezza e diminuiscono quelle di fascia agiata, ma soprattutto si amplia il divario tra loro in termini di possibilità di spesa e risparmio”.
Calano i consumi alimentari, crescono quelli non alimentari
Nel dettaglio, la spesa alimentare media scende a 407 euro mensili, con una contrazione del 2,9% (-12 euro). Le riduzioni più significative si registrano per carni e salumi (-20,3%), latte e formaggi (-13,2%), pesce (-5,5%) e bevande (-6,6%). In flessione anche i cibi d’asporto e “take away”, stabili quelli da banco. Lieve incremento per altre categorie, tra cui pane e cereali (+13,5%).
In controtendenza, le spese non alimentari crescono dell’1,1% rispetto al 2023, raggiungendo i 2.202 euro mensili. In particolare, aumentano le voci legate a viaggi, vacanze, visite mediche e attività sportive. La componente abitativa (inclusi affitti e utenze) continua a rappresentare la quota più rilevante, con il 48,1% del totale.
Situazione economica: raddoppiano le famiglie in difficoltà
L’analisi dell’Osservatorio suddivide le famiglie torinesi in quattro gruppi sulla base della condizione economica: debolezza, autosufficienza, livello medio e agiatezza. Nel 2024 si osserva un marcato peggioramento: le famiglie in fascia di debolezza sono passate dal 12,9% al 29,2%, mentre quelle in autosufficienza scendono dal 29,6% al 18,8%. Stabili le famiglie in fascia media, in calo quelle agiate (dal 21,7% al 14,5%).
A soffrire maggiormente sono le persone sole: il 66% si colloca nella fascia più fragile, percentuale che sale a quasi 9 su 10 se si considerano anche i single in autosufficienza (23,4%).
Capacità di risparmio in lieve ripresa, ma solo per alcuni
Infine, si segnala un leggero miglioramento nella capacità di risparmio, ma limitato a una parte delle famiglie. La maggioranza dei nuclei in difficoltà, infatti, fatica a destinare una quota stabile delle entrate al risparmio, segno di un persistente squilibrio tra redditi e spese.
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