Cronaca

Il caso di Pierina Paganelli finisce a carte bollate

di Rita Cavallaro -


La saga nella saga. Che finisce a carte bollate. Nel delitto di Pierina Paganelli non c’è solo lo scontro tra Louis Dassilva, in custodia cautelare con l’accusa di aver ucciso l’anziana, e Manuela Bianchi, la sua ex amante e nuora della vittima, che alla fine ha puntato il dito contro Dassilva. Nella telenovela di Rimini ora si aggiunge anche la battaglia dei consulenti. Una querelle che dalle perizie sfocia nel caso mediatico in cui, da settimane, è al centro Davide Barzan, il criminalista del team della difesa della Bianchi, attualmente indagata per favoreggiamento. Barzan, oggetto di un fuoco incrociato di testimoni intervistati da Le Iene che lo accusano di averli truffati, ieri ha depositato in Procura a Rimini una serie di denunce-querele per diffamazione aggravata e stalking, a vario titolo, nei confronti della trasmissione e del giornalista Gaston Zama, che ha curato i servizi. Il consulente della Bianchi non si è limitato semplicemente a denunciare gli autori della saga intitolata “Chi diavolo è Davide Barzan”, ma anche la moglie di Dassilva, Valeria Bartolucci, l’intervistata più nota tra coloro che hanno puntato il dito contro Barzan, nonché colei che ha riferito a Le Iene di come il consulente, fin dal principio dell’avvio della vicenda giudiziaria legata all’omicidio di Pierina, si sarebbe presentato a lei in qualità di avvocato. Barzan ha sporto querela perfino nei confronti della criminologa Roberta Bruzzone, consulente del pool difensivo di Dassilva. Per il querelante, sarebbe responsabile di aver condiviso i video de Le Iene con le notizie da lui ritenute di natura diffamatoria, che hanno portato il criminalista di Manuela nella bufera. E la saga continua.


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