Attualità

Ferragni senza fine dopo il pandoro ora tocca a Trudi

di Eleonora Ciaffoloni -


Non è bastato il pandoro e neanche l’uovo di Pasqua: per Chiara Ferragni il 2024 inizia proprio come è finito il 2023. Sotto la lente degli inquirenti milanesi ora c’è anche un’altra collaborazione e un altro prodotto a marchio dell’influencer. Si tratta della bambola prodotta – in collaborazione con Trudi – a sua immagine e somiglianza che dalla stessa Ferragni è stata sponsorizzata e messe al centro di una ulteriore campagna benefica. Proprio come accaduto con i dolci natalizi e le uova pasquali, su cui l’inchiesta milanese si concentra. Ora a entrare nel caso della influencer c’è anche la vendita della bambola – una limited edition prodotta dopo il matrimonio don Fedez – che è stata venduta tramite il suo e-commerce The Blonde Salad per poi devolvere il ricavato all’associazione Stomp Out Bullying impegnata nella lotta al cyberbullismo. Sembra esserci, ancora, dietro alla bambola, lo stesso iter su cui gli inquirenti stanno indagando su pandori e uova di Pasqua, per questo dovrebbero essere effettuati la raccolta delle carte e gli approfondimenti pure sul prodotto. La risposta della società guidata da Ferragni è arrivata subito precisando che “I ricavi derivanti dalle vendite di tale bambola avvenute tramite l’e-commerce, al netto delle commissioni di vendita pagate da Tbs al provider esterno che gestiva la piattaforma, sono stati donati all’associazione Stomp Out Bullying nel luglio 2019” e che “Il tutto è avvenuto in linea con quanto comunicato sul canale Instagram di Chiara Ferragni e sugli altri riconducibili a Tbs Crew Srl”. Un’altra grana sulle spalle dell’influencer che intano in queste ultime ore è tornata sui social, forse per ricominciare, anche se non sembra andare tutto liscio. Anche il colosso Coca Cola ha stoppato lo spot con l’influencer che era stato girato e che era previsto per la fine di gennaio in tv. Un effetto domino che sembra ormai avere preso il via..


Torna alle notizie in home