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Francia, ministra dell’Istruzione manda i propri figli alla privata

di Martina Melli -


La ministra dell’Istruzione francese, Amelie Oudea-Castera, è stata travolta da una bufera di polemiche riguardo l’istruzione dei propri figli. La ministra infatti ha iscritto la propria prole alle scuole private attribuendo questa scelta all’alto tasso di assenteismo degli insegnanti nelle scuole pubbliche. Un recente articolo del quotidiano francese Libération, tuttavia, contraddice questa versione.

Nel 2009, il figlio maggiore del Oudea-Castera h frequentato la scuola pubblica per un breve periodo prima di trasferirsi in un istituto privato. Oudea-Castera ha attribuito questo spostamento all’incapacità della scuola pubblica di sostituire gli insegnanti assenti. La recente inchiesta di Liberation ha però smascherato il vero motivo: una richiesta negata di avanzamento anticipato alla scuola media.

La rivelazione ha scatenato dure critiche, accuse di disonestà ed elitarismo, richieste di dimissioni del ministro da parte di esponenti dell’opposizione e dei sindacalisti. Questa vicenda ha acceso un intenso dibattito nazionale sull’intersezione tra istruzione privata e pubblica e sulle scelte che i genitori fanno per i propri figli.a nuova ministra dell’Istruzione francese, Amelie Oudea-Castera, ha iscritto i propri figli a scuole private.

L’Oudea-Castera, messa alle strette dalla rivelazione del quotidiano Libération, ha attributo questa scelta all’alto tasso di assenteismo degli insegnanti nelle scuole pubbliche. In realtà, nel 2009 il figlio maggiore della ministra avrebbe frequentato la pubblica per appena 6 mesi a causa di una richiesta negata di avanzamento anticipato alla scuola media. La rivelazione ha scatenato dure critiche e accuse di disonestà ed elitarismo, richieste di dimissioni del ministro da parte di esponenti dell’opposizione e dei sindacalisti. Pur riconoscendo alla ministra che qualsiasi decisione presa dai genitori in merito all’educazione dei propri figli è in ultima analisi privata, e che ormai migliaia di francesi oscillano tra i due tipi di scolarizzazione, la polemica sarebbe durata molto meno se la Oudea-Castera non avesse tirato in ballo gli insegnanti.

Come se non bastasse, la prestigiosa Stanislas, istituzione d’élite ultra-quotata e fondata nel 1804 dove vanno i suoi figli, è ora al centro di un rapporto di ispezione del Dipartimento Nazionale dell’Istruzione per accuse di “eccessi” omofobi e sessisti. Nel mirino degli ispettori, i corsi di istruzione religiosa presentati come “obbligatori” in cui gli oratori avrebbero promosso l’omofobia, teorie antiabortiste e terapie di conversione. Mercoledì, il Municipio di Parigi ha annunciato che avrebbe sospeso temporaneamente i finanziamenti alla scuola.

La Stan, con i suoi tre ettari nel cuore di Parigi, sette palestre, due piscine e altrettante pareti da arrampicata, essendo sotto contratto con lo Stato riceve molti finanziamenti pubblici, in primo luogo proprio la retribuzione totale di tutto il corpo docente. Venerdì 12 gennaio, durante la sua prima visita come ministra dell’Educazione nazionale al collegio Saint-Exupéry nel comune di Andrésy, la donna è rimasta molto sorpresa dall’abbigliamento casual degli studenti della periferia e non si è sforzata di nascondere il dirompente snobismo: “Ho notato che tre di voi hanno le scarpe da ginnastica. Avete colto l’occasione per muovervi nel parco giochi?”


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