Cultura & Spettacolo

Gambero Rosso, ecco la nuova guida delle Pizzerie d’Italia 2026

Non solo indirizzi, ma anche le 100 pizzerie Tre Spicchi e tutte le premiate

di Flavia Romani -


È uscita la nuova edizione della guida Pizzerie d’Italia 2026 del Gambero Rosso, che propone un panorama aggiornato e ricco del mondo pizza in Italia. Con 816 indirizzi selezionati, 133 novità rispetto alla precedente edizione e 564 pagine di contenuti, la guida si propone come uno strumento non soltanto di valutazione, ma di narrazione del territorio e delle sue espressioni gastronomiche più autentiche.

Le Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso: svetta l’identità locale

L’approccio della guida mette in primo piano l’identità locale: il lavoro critico non si limita ai punteggi ma punta ad “ascoltare i territori”, indagare il legame fra materie prime, tradizioni e impasti regionali. Nel racconto, le trasformazioni produttive di zone come la Valmarecchia, il Belìce, la Lessinia, la Calabria, le Murge, e molte altre sono accostate all’evoluzione della pizza in Italia.

Tra le novità interessanti, la guida dedica spazi alle forme storiche della pizza: non solo la classica napoletana, ma anche la “ruota di carro” dei vicoli, la tonda romanesca, la sottile pugliese e varianti come quella “al metro vicana”. Viene inoltre aggiornato l’elenco delle “insegne più antiche di Napoli” e declinate le differenze regionali che rendono la pizza un fenomeno plurale.

Quanto ai premi, la guida riconosce 100 pizzerie Tre Spicchi per la pizza al piatto e 18 Tre Rotelle per le pizzerie da asporto o al taglio. In vetta tra i Tre Spicchi, ancora una volta spiccano Franco Pepe (Pepe in Grani, Caiazzo) e Simone Padoan (I Tigli, San Bonifacio). Per le Tre Rotelle, il primato è appannaggio di Bonci con il suo Pizzarium a Roma. Ci sono poi le “Stelle” – ovvero i locali che hanno ottenuto Tre Spicchi o Tre Rotelle per almeno 10 anni di fila – a sottolineare una coerenza qualitativa nel tempo.

La guida è dunque più che una classifica: è una mappatura del cambiamento, delle tradizioni reinterpretate e delle sperimentazioni che attraversano l’Italia. Con questa edizione, il Gambero Rosso conferma che la pizza non è soltanto “cibo popolare”, ma un terreno sempre più fertile per chi vuole coniugare artigianalità, identità e innovazione.


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