Cultura & Spettacolo

Giubileo Ordinario 2025: l’apertura della porta Santa di Pietrelcina

di Angela Arena -


E’ un messaggio di speranza quello rivolto da Papa Francesco ai pellegrini di tutto il mondo che prenderanno parte al Giubileo ordinario. Iniziato lo scorso 24 dicembre con l’apertura della Porta Santa presso la Basilica di San  Pietro in Vaticano, l’Anno Santo rappresenta un’evento davvero speciale per la Chiesa  Cattolica, non solo perché cade ogni 25 anni ma, soprattutto, perché rappresenta un’occasione di crescita spirituale consentendo ai fedeli di ricevere il perdono da ogni colpa. 

Tradizionalmente, infatti, chi durante il Giubileo varca una della Porte Sante, ottiene l’indulgenza plenaria, cioè la remissione da tutti i peccati e delle pene temporali ad essi  associate, assunto che affonda le sue radici nelle Scritture: in Ezechiele (43:1-4),  troviamo un riferimento alla porta come un varco attraverso il quale la gloria di Dio  può entrare nella casa e nell’anima dell’individuo.  

Tuttavia, allo scopo di vivere al meglio lo spirito giubilare, oltre alle intenzioni  spirituali del Santo Padre insite nell’evocativo titolo, la Bolla ‘Spes non confundit’, pubblicata lo scorso 9 maggio, stabilisce le linee guida e le Norme essenziali per la  concessione dell’indulgenza plenaria che può essere applicata anche in suffragio delle  anime del Purgatorio. 

Si tratta di pratiche precise, pubblicate dalla Penitenzieria Apostolica, il più antico  dicastero della Curia romana, che invitano i fedeli non solo a confessarsi e a  partecipare alla Santa Comunione, pregando secondo le intenzioni del Papa, ma  includono l’astensione per almeno un giorno da distrazioni futili e consumi superflui,  nonché, opere di carità e pellegrinaggi. 

Tra le mete tradizionali di pellegrinaggio vi è, da sempre, Roma con le sue quattro Basiliche papali conosciute come Basiliche maggiori, tra cui la Basilica di San Pietro in  Vaticano, la Basilica di San Giovanni in Laterano (Cattedrale di Roma), Basilica di San  Paolo fuori le Mura, Basilica di Santa Maria Maggiore.  

Anche il Giro delle Sette Chiese, tradizione che risale al IV secolo, rientra tra le  consuetudini di pellegrinaggio, come recarsi in Terra Santa presso la basilica del Santo  Sepolcro o quella della Natività a Betlemme e dell’Annunciazione a Nazareth, ed  ancora le due Basiliche Papali minori di Assisi, Loreto, dove è custodita la casa della  Madonna, oppure a Pompei, con il suo Santuario dedicato alla Madonna. 

Va tuttavia precisato che il citato documento di indizione dell’attuale anno giubilare  ed altresì, le Norme sulla concessione dell’indulgenza, oltre ai pii itinerari su  menzionati, indica come luoghi sacri per i pellegrinaggi, anche le circoscrizioni  ecclesiastiche diverse da Roma e dalla Terra Santa, come la “Chiesa cattedrale o altre  Chiese e luoghi sacri designati dall’Ordinario” allo scopo di valorizzare anche a livello  locale “spazi di accoglienza in cui generare speranza“. 

In virtù delle suddette disposizioni, lo scorso 18 dicembre l’arcivescovo di Benevento,  Mons. Felice Accrocca, ha disposto con Decreto che “per tutta la durata del Giubileo  Ordinario 2025, a partire dal 29 dicembre 2024, siano da considerarsi Chiese  Giubilari, per i sacri pellegrinaggi e le pie visite“, le seguenti chiese: la Basilica  Cattedrale “S. Maria Assunta” in Benevento; la Basilica “Madonna delle Grazie” in  Benevento; il Santuario diocesano “San Pio da Pietrelcina” presso la chiesa  parrocchiale di “S. Maria degli Angeli” in Pietrelcina (BN), terra natale di Padre Pio. 

Pertanto, partirà domenica 12 gennaio alle ore 18:30 dalla Casa Comunale del  piccolo borgo sannita la processione che alle 19 vedrà l’apertura della Porta Santa e la celebrazione della solenne Messa nella chiesa dove il Frate con le stigmate ha  celebrato la sua prima messa il 14 agosto 1910.  

“Sarà un anno santo, un anno di speranza, faremo in modo che anche i pellegrini  che giungeranno a Pietrelcina potranno sperimentare la grazia della  misericordia. Insieme saremo una comunità di fede che si farà ‘pellegrina di speranza”, ma nello stesso tempo saremo anche una comunità accogliente ed  evangelizzatrice che accoglierà con uno sguardo di gioia i pellegrini per  annunciare loro che la nostra unica Speranza è Gesù Cristo”, così fra Daniele  Moffa, rettore della parrocchia di S. Maria degli Angeli. 


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