“Gli italiani bocciano Ursula von der Leyen”
Il sondaggio Coldiretti-Censis: "Una tecnocrazia lontana dalla realtà"
URSULA VON DER LEYEN PRESIDENTE COMMISSIONE EUROPEA
Gli italiani bocciano, senz’appello, Ursula von der Leyen. Un sondaggio Coldiretti-Censis rivela che le politiche portate avanti dalla Commissione europea hanno deluso addirittura il 70 per cento dei cittadini. Per gli italiani, l’Ue è ormai una sorta di tecnocrazia lontana dagli interessi delle persone e delle famiglie, espressione di un modello che sembrerebbe, più che rafforzarla, erodere la democrazia.
Gli italiani bocciano Ursula
L’indagine Coldiretti Censis sarà diffusa in occasione dell’Assemblea nazionale della più grande organizzazione agricola d’Italia e d’Europa, riunita a Roma con il presidente e il segretario generale, Ettore Prandini e Vincenzo Gesmundo, assieme al Ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il Pnrr Tommaso Foti e al ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, collegato da Bruxelles. Il tema è serio, serissimo. Perché il profondo scetticismo degli italiani che bocciano senza appello Ursula von der Leyen arriva in un momento storico cruciale per il futuro stesso dell’Ue.
Proposte di rilancio by Coldiretti
L’organizzazione degli agricoltori ha deciso di non fermarsi alla critica ma di avanzare delle proposte. Per rilanciare l’Ue. Ribadisce di ritenere che “un eccesso tecnocratico che bypassa la partecipazione democratica, con un Consiglio UE dominato dall’asse franco-tedesco e incapace di fornire risposte unitarie alle crisi (finanziarie, migratorie, pandemica, climatica, bellica)”. Fatto che rende “l’Europa un vaso di coccio sullo scenario globale, privo di anima politica e di sovranità condivisa”. Suffragato dalle prove: “L’esempio più evidente è il bilancio 2025, che sottrae 90 miliardi agli agricoltori per destinarli al riarmo franco-tedesco. Una scelta che incontra la netta contrarietà degli italiani: il 76% ritiene che l’Ue non debba tagliare fondi ad agricoltura e welfare per finanziare spese militari, secondo il Censis. Un’opinione maggioritaria in tutti i gruppi sociali e territori”.
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