Cultura & Spettacolo

Il contadino cerca moglie Giulia Montecchia: “Maschi, svegliatevi”

di Nicola Santini -


È uno dei programmi più amati dal pubblico e grazie agli ascolti sempre soddisfacenti sono in arrivo otto nuove puntate: Il contadino cerca moglie. Quattro contadini e una contadina single provenienti da ogni parte d’Italia sono pronti a mettersi in gioco in cerca di un partner disposto a lasciare i ritmi frenetici della città per trasferirsi in campagna nella nuova stagione del docu-reality condotto da Gabriele Corsi, prodotto da Fremantle per Warner Bros. Discovery dal 30 ottobre alle 21.25 su NOVE e in streaming su discovery+.

A Gabriele Corsi spetterà il compito di raccontare, con la sua inconfondibile ironia e la sua energia contagiosa, i 5 contadini nella ricerca della loro dolce metà. Quest’anno sono i cinque protagonisti che sono stati selezionati per questa nuova stagione del programma: Giulia 29 anni di San Pietro ad Lacum, allevatrice di cavalli abruzzese, passa le sue giornate a pulire le stalle e curare i suoi puledri con la madre, che ha costruito la fattoria con maneggio e agriturismo; Davide, 28 anni di Buglio in Monte, un contadino montanaro che dedica la sua vita alle mucche e alla produzione dei formaggi; Filippo, 31 anni di Rosignano Marittimo, un ragazzo toscano energico e risoluto che si definisce testardo, ma romantico; Roberto 45 anni di Quinzano D’Oglio, conosciuto da tutti come “il gigante buono”. Roberto dedica anima e corpo all’attività della sua azienda agricola, ma sente la mancanza dell’amore dopo un divorzio e infine Gianluca 28 anni di Nervesa della Battaglia che lavora con vigore e gioia i suoi preziosi vitigni, a bordo dei suoi trattori.

I cinque contadini riusciranno a convincere i loro pretendenti ad adottare un nuovo stile di vita, lasciando alle spalle le comodità della città per trasferirsi in campagna? Nelle prime due puntate ogni contadino conoscerà nella propria fattoria i corteggiatori e le corteggiatrici: dopo questi “primi incontri” vissuti singolarmente, i cinque protagonisti sceglieranno le cittadine e i cittadini da far rimanere e con cui condividere la loro quotidianità. A partire dalla terza puntata, il programma seguirà parallelamente la vita nelle cinque fattorie, in cui la convivenza sarà governata dai ritmi intensi della vita di campagna, mettendo a dura prova la tenacia e l’adattabilità dei corteggiatori.
Tra sfide, colpi di scena, flirt, discussioni, tra i vari pretendenti, i protagonisti de “Il contadino cerca moglie” riusciranno a trovare la persona giusta con cui condividere la vita e le passioni? A poche settimane dal ritorno del programma sul piccolo schermo, L’Identità ha incontrato Giulia Montecchia, 29 anni, di San Pietro ad Lacum, in provincia di Teramo.

Giulia, cosa ti ha spinto a prendere parte al programma “Il contadino cerca moglie”?
Ho accettato subito questa opportunità perché mi piacciono le novità e ho avuto la fortuna di incontrare persone fantastiche durante questo percorso.
Gabriele Corsi, visto da vicino, com’è?
Gabriele mi è sembrata una persona genuina e appassionato anche lui della vita all’aria aperta è molto amichevole, il che lo rende molto piacevole parlare con lui.
“Maschi svegliatevi” è il tuo motto: come nasce?
In realtà, non è il mio motto! Era un simpatico modo di dire, perché mi sono accorta che oggi molti ragazzi sembrano meno sicuri di sé e talvolta più imbarazzati nel relazionarsi con le ragazze.questo ovviamente è basato sulle mie esperienze personali.
Come si svolge una tua giornata tipo?
La mia giornata tipica inizia presto al mattino, quando mi dedico all addestramento dei cavalli. Nel pomeriggio, invece, verso l’insegnamento ai ragazzi.
Quali sono le soddisfazioni più grandi che ti ha regalato finora il tuo mestiere?
Per me è un privilegio poter condividere la mia passione con gli altri e vedere crescere le loro affinità con questi magnifici animali.
Quali sono, invece, le difficoltà con cui continui a fare i conti?
Nel mio lavoro, ho scoperto che la sfida più significativa non riguarda tanto l’addestramento dei cavalli in sé, quanto la gestione delle persone coinvolte. A volte, conciliare le diverse personalità, aspettative e livelli di esperienza tra gli appassionati di cavalli e i ragazzi può risultare complesso. Tuttavia, questa sfida mi ha insegnato l’importanza delle competenze di leadership, della comunicazione efficace e della pazienza nel garantire che il nostro lavoro in scuderia sia armonioso e gratificante per tutti i partecipanti.
Dopo questa esperienza televisiva, escludi di poter continuare a lavorare anche per il piccolo schermo?
Non escludo nulla. La mia priorità è lavorare su cose che mi regalino gioia e soddisfazione.


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