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Esteri

Il faccia a faccia con Xi Jinping è stato “un grande successo” per Trump

Preparato il terreno per arrivare a un accordo commerciale strutturato

di Ernesto Ferrante -


Donald Trump e Xi Jinping sono usciti insieme dalla sede dell’incontro a Busan in Corea del Sud, tra sorrisi e strette di mano. Il faccia a faccia è durato due ore. I due leader non hanno rilasciato dichiarazioni. Terre rare, dazi, viaggi incrociati e Ucraina i temi principali al centro del loro serrato confronto. Parlando con i giornalisti sull’Air Force One, come da copione, Trump ha annunciato di aver raggiunto un’intesa con il suo omologo cinese sulle terre rare. “Un grande successo”: così il tycoon ha definito il bilaterale, dandogli anche un voto: “Su una scala da 1 a 10, l’incontro con Xi è stato 12”.

I frutti del bilaterale e le visite incrociate

I dazi sui prodotti cinesi saranno ridotti al 47%, rispetto all’attuale 57%. Gli acquisti di soia da parte di Pechino “inizieranno immediatamente”. Concordate le visite ufficiali. Il capo della Casa Bianca andrà in Cina ad aprile, mentre Xi arriverà negli Stati Uniti qualche tempo dopo, “che sia in Florida, a Palm Beach o a Washington”, scrive la Cnn.

Il presidente Usa ha detto di credere che gli Stati Uniti possano firmare un accordo commerciale con la Cina “molto presto” e che non siano molti gli elementi ostativi rimasti. Ha aggiunto che rimarrà in vigore per almeno un anno.

Ucraina e denuclearizzazione

Le due superpotenze “lavoreranno insieme” per trovare una soluzione alla spinosa questione della guerra in Ucraina. La solida alleanza tra Cina e Russia potrebbe favorire il dialogo in un momento in cui a farla da padrone sono le tensioni.

Il presidente statunitense ha confidato ai cronisti a bordo che tornerebbe a parlare con il presidente nordcoreano Kim Jong-Un e che durante il suo viaggio in Asia non ci è riuscito a causa dei troppi impegni. “Mi piacerebbe vedere la denuclearizzazione”, ha affermato il leader del GOP. Al momento, tuttavia, proseguono i test anche per gli Usa. “Con altri che testano armi nucleari, è appropriato che lo facciamo anche noi. I siti per i test nucleari saranno determinati più avanti”, ha spiegato Donald Trump.

La disponibilità di Xi Jinping

Prima delle trattative vere e proprie, il presidente cinese Xi Jinping ha sottolineato che Stati Uniti e Cina “non sempre la vedono allo stesso modo” ma ha insistito sul fatto che i due Paesi “dovrebbero essere partner e amici”. Per Xi “lo sviluppo della Cina va di pari passo con la visione di rendere di nuovo grande l’America”. Infine ha confermato la sua disponibilità a lavorare “costruire una solida base per i rapporti bilaterali” e a “creare un’atmosfera favorevole allo sviluppo di entrambi i Paesi”.


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