Esteri

Il gas naturale come fattore di sicurezza e stabilità. Cosa si è deciso ad Algeri

di Ernesto Ferrante -


Il 7° Vertice del Forum dei Paesi Esportatori di Gas (GECF) si è concluso ad Algeri con una dichiarazione finale in cui è stata evidenziata l’importanza del gas naturale per un futuro sicuro e sostenibile. All’evento hanno partecipato i Capi di Stato e di Governo dei Paesi Membri, che comprendono Algeria, Bolivia, Egitto, Guinea Equatoriale, Iran, Libia, Nigeria, Qatar, Russia, Trinidad e Tobago, Emirati Arabi Uniti e Venezuela, dei Paesi Osservatori, ovvero Angola, Azerbaigian, Iraq, Malaysia, Mauritania, Mozambico e Perù, e dei Paesi Ospiti, come Italia, Oman, Senegal e Tunisia.

Ai lavori hanno preso parte anche i rappresentanti della Commissione Africana per l’Energia, dell’Organizzazione dei Produttori di Petrolio Africani, dell’Istituto di Ricerca Economica per l’ASEAN e l’Asia Orientale, dell’Organizzazione dei Paesi Arabi Esportatori di Petrolio e dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio.

Per il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune, è stata “un’opportunità per tracciare una visione condivisa per preservare gli interessi sia dei produttori di gas che dei consumatori” e confermare “il contributo alla sicurezza energetica globale”.

Tebboune ha sottolineato che il gas naturale svolge “un ruolo fondamentale nel raggiungere lo sviluppo sostenibile e nel soddisfare i crescenti bisogni energetici globali” e l’Algeria “ha sempre sostenuto l’idea di espandere il ruolo del gas naturale nello sviluppo sostenibile e il suo utilizzo come fonte pulita insieme alle nuove e rinnovabili energie”.

Il leader algerino ha rimarcato l’impegno “a lavorare a stretto contatto con tutti, al fine di garantire un futuro comune e promettente per questa risorsa naturale, attraverso l’espansione e l’intensificazione dei contatti e delle consultazioni tra gli attori”.

La “famiglia” si è allargata per effetto dell’adesione della Repubblica del Mozambico, della Repubblica Islamica della Mauritania e della Repubblica del Senegal.

Il Forum è stato incentrato sul tema “Gas Naturale per un Futuro Sicuro e Sostenibile”. Nel documento conclusivo è stata espressa la determinazione dei leader nel “promuovere il gas naturale come fonte energetica abbondante, conveniente, flessibile e affidabile, e sfruttare e sviluppare tecnologie del gas naturale più rispettose dell’ambiente, efficienti e sostenibili“.

Nell’ottica dello sviluppo sostenibile, si è registrato un impegno collettivo a “sostenere l’ampia utilizzazione del gas naturale nei mercati nazionali e internazionali, specialmente come misura strategica per affrontare la povertà energetica e perseguire gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite”.

La fonte energetica viene ritenuta “cruciale per un futuro giusto, inclusivo e prospero, garantendo che nessuno venga lasciato indietro”. Una particolare importanza è stata data al suo ruolo nella catena del valore dell’industria petrolchimica e chimica in generale, con un’ampia gamma di mercati finali strategici per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, compresa la produzione di fertilizzanti per garantire la sicurezza alimentare globale e sradicare la fame.

I partecipanti hanno accolto con favore l’inaugurazione ad Algeri della sede dell’Istituto di Ricerca sul Gas per espandere la cooperazione anche sul fronte dell’innovazione tecnologica.

Condannate fermamente tutte le restrizioni economiche unilaterali intraprese senza la preventiva approvazione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e qualsiasi applicazione extraterritoriale di leggi e regolamenti nazionali nei confronti dei Paesi membri del GECF che hanno un impatto negativo sullo sviluppo e sul commercio del gas naturale e mettono a rischio la sicurezza dell’approvvigionamento.


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