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Il lutto nazionale e la camera ardente: martedì l’Italia saluta Giorgio Napolitano

di Eleonora Ciaffoloni -


Il lutto nazionale e la camera ardente: martedì l’Italia saluta “Re” Giorgio Napolitano.

Un “autentico servitore dello stato” saluta commosso Sergio Mattarella, “un vero europeista” lo definisce Emmanuel Macron, “uno straordinario testimone della storia repubblicana” lo celebra Ignazio La Russa. Viene ricordato con queste parole l’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, morto venerdì sera all’età di 98 anni dopo un lungo ricovero nella clinica Salvator Mundi al Gianicolo in Roma. Le condizioni di salute del presidente emerito erano tenute ormai sotto controllo da tempo, anche se negli ultimi giorni si erano aggravate, fino alla morte. Immediatamente, a seguito della notizia, è arrivato il cordoglio unanime da tutto il mondo delle istituzioni e della politica.

Il primo, tra gli altri, il Capo dello Stato che ha dedicato a Napolitano un lungo messaggio di saluto e di ricordo, ma anche di storia. Mattarella ha ricordato i suoi anni giovanili, lo stimolante ambiente culturale napoletano e il suo “impegno per lo sviluppo del Mezzogiorno delle classi sociali subalterne” fino poi “alla convinta opera europeistica e di rafforzamento dei valori delle democrazie”. Il presidente Napolitano, ricorda ancora Mattarella, “ha interpretato significative battaglie per lo sviluppo sociale, la pace e il progresso dell’Italia e dell’Europa”.
Una vita dedicata al suo Paese, con un encomiabile impegno politico, con cui ha ricoperto le più alte magistrature dello stato, interpretando “con fedeltà” la Costituzione e con “acuta intelligenza” il suolo di “garante dei valori della nostra comunità”. Un ricordo intenso, concluso esprimendo vicinanza alla famiglia e un “intenso sentimento di gratitudine della Repubblica”. Commozione anche da parte di Papa Francesco che salutando Napolitano, ne rinnova la memoria: “Conservo grata memoria degli incontri personali avuti con lui – ricorda il Santo Padre in un telegramma alla moglie Clio Bittoni – durante i quali ne ho apprezzato l’umanità e la lungimiranza nell’assumere con rettitudine scelte importanti, specialmente in momenti delicati per la vita del Paese, con il costante intento di promuovere l’unità e la concordia in spirito di solidarietà, animato dalla ricerca del bene comune”.

E la politica, tutta, da destra a sinistra, si è unita nel saluto: da Mario Draghi che lo ha ricordato come un “assoluto protagonista della storia italiana ed europea degli ultimi settant’anni” e uomo “capace di saggezza e coraggio”; dal governo, dalle condoglianze di Giorgia Meloni e Matteo Salvini che esprime un “ricordo e una preghiera”, fino alla segretaria del Pd Schlein che ricorda “la sua fervida convinzione europeista contribuendo a segnare la vocazione all’apertura e alla cooperazione dell’Italia”. Ricordo e commozione da parte di Romano Prodi: “Giorgio Napolitano è stato un preziosissimo collaboratore, punto di riferimento e un testimone prezioso della nostra storia” e da parte di Matteo Renzi che scrive: “Ho mille ricordi. Quello più bello, però, è questo. Ester al Quirinale con Agnese. E la dedica di pugno: mano ormai incerta, cuore sempre grande”.
Saluti e condoglianze anche dalla politica estera: da Macron, a Blinken fino al presidente Putin che lo ricorda come uno “statista eccezionale” e un “vero patriota”.

L’ULTIMO SALUTO
Per la morte del presidente Napolitano, sono state disposte le esequie di Stato, che si terranno martedì 26 settembre: una cerimonia laica che si terrà sul sagrato di Piazza Montecitorio, come era stato fatto per gli ex presidenti della Camera Pietro Ingrao e Nilde Iotti. Una decisione, quella dei funerali di Stato – e quindi del lutto cittadino nazionale per quel giorno – arrivata a poche ore dal decesso con un provvedimento firmato dal sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano, senza così dover convocare un Cdm.
Intanto, da stamattina a partire dalle ore 10, si aprirà la camera ardente in Senato alla presenza del Presidente della Repubblica Mattarella. L’accesso sarà libero e aperto a tutti dalle ore 11 alle ore 18 di domenica e poi, nella giornata di domani dalle ore 10 alle ore 16. Intanto, già dalla serata di venerdì, tutte le bandiere nazionali ed europee sono state esposte a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici e sulle sedi delle rappresentanze diplomatiche e consolari all’estero, come anche su tutti i centri di produzione e le sedi della Rai. In segno di lutto e vicinanza, vi sarà in questo fine settimana un minuto di silenzio prima degli eventi sportivi e delle partite del campionato di calcio. Inoltre, Fratelli d’Italia ha rinviato di una settimana la propria iniziativa “L’Italia Vincente. Un anno di risultati”, che prevedeva per questa mattina un intervento della stessa premier all’Auditorium della Conciliazione di Roma. Anche il Partito democratico ha rinviato le iniziative previste in questi giorni. Tutto è rimandato dopo l’ultimo saluto.


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