Esteri

Il premier Ishiba è a un passo dalle dimissioni

La sua imminente uscita di scena contrasta con i sondaggi che lo danno in forte ascesa

di Ernesto Ferrante -


Il premier giapponese Shigeru Ishiba ha deciso di rassegnare le dimissioni. A riportare la notizia è Jiji Press. Ishiba parlerà in una conferenza stampa alle 18, ora locale. La decisione è maturata a seguito delle pressioni esercitate dai membri più anziani del suo partito Liberaldemocratico, favorevoli ad un cambio di leadership dopo i deludenti risultati alle elezioni della Camera Alta a luglio. Secondo l’emittente NHK, Ishiba attraverso le dimissioni punterebbe ad evitare spaccature all’interno del suo partito.

Il peso delle critiche interne

L’incontro con il Ministro dell’Agricoltura Shinjiro Koizumi e l’ex Primo Ministro Yoshihide Suga, ha rappresentato di fatto un punto di non ritorno. Pochi giorni fa, quattro alti funzionari del PLD, tra cui il Segretario Generale Hiroshi Moriyama, hanno gettato la spugna, indebolendo ulteriormente la posizione del premier.

Arrivato al potere il 1° ottobre 2024, dopo l’uscita di scena del suo predecessore Fumio Kishida, l’attuale premier è finito nel mirino dei suoi per la figuraccia del partito alle recenti elezioni del Senato, dove la coalizione a guida PLD ha perso la maggioranza, pochi mesi dopo essere stata costretta a formare un governo di minoranza a causa del flop elettorale alla Camera.

I sondaggi sono a suo favore

La sua resa contrasta con i sondaggi che danno Ishiba in forte ascesa, soprattutto dopo l’accordo commerciale con gli Stati Uniti. Il tasso di gradimento del suo governo ha registrato una ripresa a fine agosto, raggiungendo il 39%, un aumento record di 17 punti rispetto a luglio. Dall’indagine emerge che i giapponesi che desiderano la sua permanenza in carica (50%) sono più numerosi rispetto a quelli che ne chiedono le dimissioni (42%).

Secondo un altro sondaggio condotto per il quotidiano Mainichi, il 33% dei giapponesi lo sostiene, con un aumento di quattro punti percentuali. Anche la testata Yomiuri attribuisce questo aumento in particolare all’accordo commerciale concluso con gli Stati Uniti a fine luglio che ha ridotto i dazi statunitensi dal 25% al 15%. In Giappone tiene banco da tempo anche la questione dell’aumento del costo del riso. Il successore di Ishiba sarà chiamato a dare risposte concrete e incisive.


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