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Il ritorno degli anarchici ecco la mappa delle cellule fra Genova e Carrara

di Domenico Pecile -

PRESIDIO DEGLI ANARCHICI PER COSPITO DAVANTI AL MINISTERO DELLA SALUTE ©imagoeconomica


di DOMENICO PECILE

Associazione con finalità di terrorismo, istigazione e apologia con finalità di terrorismo e offesa all’onore e al prestigio del presidente della Repubblica. Questi i reati contestati a nove militanti anarco-insurrezionalisti appartenenti alla compagine afferente al circolo anarchici Goliardo Fiaschi di Carrara, a seguito all’operazione Scripta Scelera, eseguita dai poliziotti della Digos con il personale del Servizio per il contrasto all’estremismo e al terrorismo interno della Direzione Centrale dalla Polizia di Prevenzione, coordinata dalla Procura di Genova. Un duro colpo alla galassia anarchica più violenta e che ha contatti anche con cellule presenti in vari Paesi europei. Uno degli indagati sarà sottoposto a misura cautelare in carcere, tre sono ai domiciliari e cinque all’obbligo di dimora.

Nel medesimo contesto saranno eseguite a carico di tutti gli indagati, 10 perquisizioni locali, personali e informatiche nelle province di Bergamo, Lucca, Massa Carrara, l’Aquila e Perugia con il concorso delle Digos competenti. L’indagine ha consentito inoltre di provare l’esistenza di un’associazione con finalità di terrorismo, dedita, tra l’altro, all’ideazione, predisposizione redazione, stampa e diffusione della pubblicazione clandestina denominata Bezmotivni-Senza Motivo, un quindicinale divenuto strumento di promozione e diffusione dei messaggi anarchici più oltranzisti.

La prima edizione della rivista è del dicembre 2020. Nel corso dell’attività di polizia giudiziaria è stata sottoposta a perquisizioni oltre al circolo libertario Goliardo Fiaschi anche la tipografia Avenza Grafica a Massa, luogo dove veniva stampato clandestinamente il periodico clandestino. Sullo stesso c’erano, come detto, offese al presidente Mattarella, il cui onore e prestigio è stato offeso in un articolo pubblicato dopo il discorso pronunciato il 18 ottobre dello scorso anno in occasione della inaugurazione dell’anno accademico della Università di Pisa: per questo motivo, 4 indagati rispondono anche del reato di offesa all’onore del presidente della Repubblica. Presente anche, nello stesso periodico, la rivendicazione dell’attentato alla diplomatica sorella della Schlein, avvenuto ad Atene lo scorso dicembre.

Insomma, il messaggio di istigazione a commettere azioni di natura violenta promosso dai redattori – è il parere degli inquirenti – è stato poi in alcuni casi affettivamente raccolto dall’uditorio anarchico. Gli inquirenti hanno dunque ricostruito la stretta correlazione tra gli articoli pubblicati nel periodico e la consumazione, su tutto il territorio nazionale, di azioni violente. Non solo, ma stando alle prime notizie investigative uno degli anarchici, Michele Fabiani, ha mantenuto i contatti con Alfredo Cospito, condannato in via definitiva tra l’altro, per associazione con finalità di terrorismo e per il ferimento, nel 2012, dell’ad di Ansaldo Nucleare. Inoltre, lo stesso Cospito compare come autore di interviste e scritti in cui si fa riferimento esplicito al ricorso alle armi, proponendosi di rafforzare i propositi rivoluzionari di Juan Antonio Sorroche Fernandez in cui si ribadisce che “ciò che più conta è l’azione e non le chiacchiere”.

La rivista ha pubblicato diverse notizie “in termini positivi e relative rivendicazioni” di reati “commessi in varie parti del mondo, come danneggiamenti, incendi, e invio di plichi esplosivi”. Tra questi, spicca anche la rivendicazione da parte della sigla Brigata Augusto Masetti-Federazione Anarchica Informale-Fronte Rivoluzionario Internazionale del plico esplosivo inviato il 27 giugno dello scorso anno alla sede romana della Leonardo-Finmeccanica e indirizzato dell’amministratore delegato, Alessandro Profumo.


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