Cultura & Spettacolo

Il rock contro le mafie: il nuovo singolo della band guidata dal giornalista minacciato dai Casalesi

di Angelo Vitale -


A 30 anni dalle stragi di mafia, e dopo 14 anni di assenza dalle scene musicali, ritorna la band Punta Raisi, simbolo dell’impegno antimafia del rock italiano. È disponibile infatti a livello mondiale su tutte le piattaforme musicali digitali, il nuovo singolo “Vivo Io (Remix)”, un brano che ricorda gli eventi drammatici delle stragi e denuncia ogni forma di oppressione.

Testo e musica sono firmati dal fondatore, nonché voce e chitarrista della band Carlo Pascarella, che è anche il giornalista vittima nel 1998 della nota telefonata intimidatoria da parte degli allora boss latitanti del clan dei Casalesi, Antonio Iovine e Michele Zagaria, telefonata intercettata, registrata e poi diffusa dalla Dda di Napoli, come simbolo della pressione delle mafie sui cronisti impegnati.

La sfida alle mafie è insita già nel nome della band, lo stesso scelto per ricordare il giudice Giovanni Falcone, ucciso da Cosa Nostra sulla Palermo-Punta Raisi a Capaci il 23 maggio di 31 anni fa. Ed è interessante ricordare che già nel primo album della band del 2002 (“Mi Liberi o No?”) era contenuto il singolo “Tu, Sodoma e Camorra”, nel cui testo il termine Gomorra è associato alla camorra 6 anni prima dell’uscita del libro di Roberto Saviano.

Attualmente la line up dei Punta Raisi è formata, oltre che da Carlo Pascarella, anche dal tastierista Benny Farina e dal bassista Domenico Gentile e il singolo Vivo io (Remix)” rappresenta il debutto dei Punta Raisi con la nuova etichetta discografica romana Garage Noise Label e segue altri nuovi singoli usciti negli ultimi mesi, tra i quali “Andare Oltre”, “È la Volta Buona”, “Sentiero”, “Contatto” e “Stella d`Oriente”.
Nei lavori attuali dei Punta Raisi protagoniste le chitarre e la sperimentazione. Il rock psichedelico della band è contaminato da influenze pop, blues e persino metal e rap. Al ritmo del rock la sfida della musica alla mafia è dunque ancora fortemente presente.

(Gioacchino Marino)


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