IN LIBRERIA – Il valore delle piccole cose tra vita, gatti e malinconia
Cosa saresti disposto a sacrificare per vivere un giorno in più? È questo l’enigma di Se i gatti scomparissero dal mondo, breve ma intensa favola moderna scritta da Genki Kawamura.
Il protagonista, un giovane postino solitario, riceve una terribile diagnosi: ha una settimana di vita. La sua unica compagnia è il gatto Cavolo, ereditato dalla madre. In un mondo in cui mette in comunicazione gli altri, lui rimane isolato. A cambiare il corso degli eventi è l’arrivo del Diavolo – vestiti hawaiani, fare cordiale e modi inquietanti – che gli propone un patto: un giorno in più di vita in cambio della sparizione definitiva di qualcosa dal mondo. Telefono, orologi, film… oggetti apparentemente banali ma legati a ricordi, relazioni, frammenti di sé. Finché la proposta non tocca qualcosa di insostituibile: i gatti. È allora che il protagonista dovrà affrontare una scelta che va oltre la paura della morte, interrodosi su cosa dia davvero significato all’esistenza.
Se i gatti scomparissero dal mondo è un romanzo che, sotto la sua superficie leggera e accessibile, nasconde domande scomode e universali. Cosa vale davvero la pena tenere? Cosa possiamo lasciare andare? E soprattutto: quanto siamo disposti a perdere pur di allungare, di poco, la nostra vita?
Uno degli aspetti più riusciti del libro è il tono: sospeso tra ironia e malinconia, riesce a parlare di morte, solitudine e amore senza mai risultare pesante. Il Diavolo, con il suo modo buffo e le sue proposte assurde, è un personaggio affascinante e disturbante, e costringe il lettore a riflettere su quanto ciò che diamo per scontato. La forma epistolare del racconto, che si rivela solo alla fine, aggiunge un tocco di tenerezza e intimità. La scrittura è semplice, quasi dimessa, ma non per questo priva di efficacia. Sembra voler parlare direttamente al cuore, più che alla mente. L’uso dei gatti come simbolo di affetto silenzioso e presenza discreta è potente: chi ne ha uno sa che possono essere il centro invisibile delle nostre giornate.
La semplicità della narrazione, se da un lato la rende accessibile, dall’altro la rende a tratti prevedibile. Il simbolismo è esplicito e poco sottile. Chi è abituato a letture più complesse potrebbe trovare la trama un po’ troppo lineare e il messaggio eccessivamente illustrato. Se i gatti scomparissero dal mondo è un piccolo romanzo che riesce a lasciare un’impronta duratura, è una riflessione sull’amore e sul senso del tempo che abbiamo – e su quanto spesso lo sprechiamo. Leggero ma toccante, semplice ma non banale, è il libro perfetto per chi cerca un’occasione per fermarsi a pensare. Forse non cambierà la vita, ma può cambiare una giornata. E a volte, è abbastanza.
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