Cultura & Spettacolo

IN LIBRERIA – La signora delle marionette

RECENSIONE IN LIBRERIA– Di Piccoli personaggi grandi incanti, La signora delle marionette

Un viaggio nella cultura e nell’arte del Novecento.
Ma anche e soprattutto un viaggio attraverso una storia, quella di una grande e importante famiglia, raccontata nel libro Piccoli personaggi grandi incanti (edito da Giunti, 2023) dalla penna di Giuseppina Volpicelli. Un libro dedicato alla famiglia, ma soprattutto alla madre, Maria Signorelli, tra le più grandi protagoniste del teatro di figura, nonché madre e artista delle collezioni di burattini. E così tra le pagine, Giuseppina Volpicelli ripercorre le tappe di vita e di carriera della famiglia fino ad arrivare alle proprie: una dedica genuina e sincera alla madre – che è stata scenografa, costumista, aiuto regista e madre del teatro dei pupazzi – ma anche una dedica all’arte e agli artisti che negli anni hanno gravitato attorno a Maria Signorelli e alla casa il cui la stessa autrice viveva.
Il volume, redatto con passione e con grande rispetto, è diviso in due parti. La prima è dedicata alla storia di famiglia, ai ricordi: ai racconti che parlano della casa d’infanzia, della nonna Olga (Olga Resnevic) e il suo salotto della sua vita intellettuale romana, il padre (Luigi Volpicelli) professore e insigne pedagogista, fino alla madre, che Giuseppina Volpicelli definisce “riservata e geniale”.
In questa fase l’autrice ripercorre l’alba dell’arte dei burattini – negli anni Trenta – l’arrivo al teatro, negli anni Quaranta, fino alla consacrazione nei due decenni successivi. Per agevolarci il racconto, ma anche per renderlo più vivido e quasi, appunto, teatrale, Volpicelli utilizza il diario della madre: non solo per ricostruirne la storia, ma anche usandone alcuni estratti che riescono a portare il lettore sempre più vicino ai protagonisti.
Appunti che aiutano a scoprire poi, anche la seconda parte, quella che racconta della carriera della stessa autrice. Sono due, infine, le menzioni speciali che rendono ancora più affascinante la lettura di questo libro: la prima è la prefazione scritta da Carlo Verdone che, con grande dolcezza, ci introduce in questa storia familiare regalandocene alcuni estratti e alcune testimonianze malinconiche; la seconda è la galleria fotografica alla fine del volume, che rende un volto ai personaggi riportandoli ritratti tra l’arte e la celebrazione della vita quotidiana.