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Indi Gregory trasferita in hospice: i medici hanno staccato le macchine

di Eleonora Ciaffoloni -


Ieri sono state avviate le procedure per il distacco dei macchinari di sostegno vitale per Indi Gregory, nata con una gravissima malattia.
La piccola è stata portata in un hospice e ora i medici hanno staccato definitivamente le macchine. Questo stop prevede una procedura per accompagnare gradualmente Indi alla morte, che potrebbe avvenire in poche ore come in qualche giorno, in base a come risponderà il suo organismo

La piccola Indi Gregory dalla clinica di Nottingham è stata trasferita nell’hospice individuato dai giudici per la sospensione dei supporti vitali. Le procedure sono state avviate nel primo pomeriggio di ieri.

Nei giorni scorsi i tentativi da parte della famiglia per proseguire i trattamenti vitali erano stati molteplici: il padre e la madre di Indi, che ha otto mesi, avevano chiesto che la loro figlia fosse trasferita all’ospedale Bambino Gesù di Roma dove la bambina sarebbe stata accolta e lì sarebbe stato scongiurato il “distacco della spina”.

Venerdì l’Alta Corte inglese aveva respinto anche l’ultimo appello – e anche la richiesta di poter portare la bambina per i suoi ultimi attimi a casa – dando il via libera all’interruzione dei trattamenti vitali.

Non è bastato il provvedimento che ha concesso la cittadinanza alla piccola Indi (per poterla curare in Italia) e non sono bastati gli appelli della famiglia, ma anche della premier Giorgia Meloni che aveva tentato il tutto per tutto chiedendo di poter trasferire la bambina e la famiglia in Italia.

Anche papa Francesco “Si stringe alla famiglia della piccola Indi Gregory, al papà e alla mamma, prega per loro e per lei, e rivolge il suo pensiero a tutti i bambini che in queste stesse ore in tutto il mondo vivono nel dolore o rischiano la vita a causa della malattia e della guerra”. È quanto comunica il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.


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