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India-Cina: nuovo round di colloqui sul confine conteso

di Martina Melli -


Domenica scorsa, i comandanti dell’esercito indiano e dell’esercito popolare cinese di liberazione (EPL) hanno tenuto il 18° round di colloqui militari per allentare le tensioni lungo la contesa linea di controllo effettivo (LAC) che le due parti si litigano da moltissimo tempo.
Si tratta della linea di terra al confine himalayano che separa i territori cinesi e indiani – dal Ladakh a ovest, allo stato orientale indiano dell’Arunachal Pradesh – e che la Cina rivendica nella sua interezza. Il Lac non esiste né sul terreno né su alcuna mappa, è essenzialmente una barriera percepita, sacra a entrambe le nazioni per vari motivi.
Nel giugno 2020 è scoppiato un terribile scontro tra le due fazioni in cui sono state contate decine di morti per entrambi i gruppi militari. Venti i soldati indiani uccisi nel conflitto durato sette ore vicino al punto di pattugliamento 14 nella valle di Galwan. Secondo la valutazione dell’India, le vittime dell’Epl sono state il doppio di quelle dell’esercito indiano, sebbene Pechino abbia affermato ufficialmente che solo quattro soldati cinesi erano rimasti uccisi.
Da quel sanguinoso evento sono trascorsi due anni e mezzo relativamente pacifici, fino al 9 dicembre 2022.
La disputa sul confine tra India e Cina dovrebbe entrare nel suo quarto anno all’inizio di maggio.
Nonostante quattro turni di trattative da Galwan Valley, Pangong Tso, Gogra (PP-17A) e Hot Springs (PP-15), gli eserciti indiano e cinese hanno ancora più di 60.000 soldati ciascuno e varie armi dispiegate nel Ladakh.
18 i round di colloqui totali tenutisi finora, ma i problemi a Depsang nel settore Daulet Beg Oldi e Charding Nullah Junction (CNJ) nel settore Demchok sono ancora irrisolti, dunque aperti sul tavolo dei negoziati.
Questo ultimo incontro precede l’imminente visita del ministro della Difesa cinese in India per una riunione dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (SCO) che si terrà a Nuova Delhi il 27-28 aprile.
Il ministro della difesa cinese Li Shangfu e il ministro della difesa russo Sergei Shoigu dovrebbero tenere incontri bilaterali con il loro omologo indiano Rajnath Singh il 27 aprile, mentre il principale incontro dei ministri della difesa della SCO si terrà il giorno dopo.
Tutti questi tentativi di dialogo culmineranno nel vertice SCO che si terrà a luglio, in quell’occasione, per la prima volta, l’India ospiterà l’evento da quando si è unita al gruppo nel 2017.
SCO comprende otto stati membri: India, Cina, Kazakistan, Kirghizistan, Pakistan, Russia, Tagikistan e dell’Uzbekistan.
Nel loro ultimo incontro nel dicembre 2022, le due parti hanno concordato di mantenere “la sicurezza e la stabilità sul terreno nel settore occidentale” del LAC.
“Le due parti hanno concordato di rimanere in stretto contatto e mantenere il dialogo attraverso i canali militari e diplomatici e di elaborare al più presto una risoluzione reciprocamente accettabile delle questioni rimanenti”, si legge in una nota.
Quell’incontro ha avuto luogo solo 11 giorni dopo che diversi soldati indiani e cinesi sono rimasti feriti in una guerriglia di pietre e bastoni lungo la linea a Yangtse, a nord-est della città monastica di Tawang nell’Arunachal Pradesh (India).
La visita di Li in India è la prima visita di un ministro della Difesa cinese da giugno 2020, momento in cui i legami bilaterali sono completamente deragliati.
Lo scorso 19 aprile, Singh si era detto fiducioso che il proprio esercito fosse in grado di gestire qualsiasi emergenza lungo il confine del Paese con la Cina.
Ha poi però aggiunto che i colloqui sarebbero dovuti continuare per una risoluzione pacifica della controversia persistente nel settore del Ladakh.
Secondo Singh l’allentamento del conflitto sarebbe stato il modo migliore di procedere.


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