India e Pakistan vanno allo scontro militare
Un nuovo fronte di guerra si è aperto in Asia tra India e Pakistan. È salito a 15 morti e 43 feriti il bilancio degli indiani che hanno perso la vita a causa del contrattacco sferrato dalle forze armate pakistane in risposta ai missili e i colpi d’artiglieria di Nuova Delhi. L’esercito di Islamabad ha colpito zone civili a Poonch e Tangdar, nel Kashmir indiano.
In precedenza, le autorità pachistane hanno dichiarato che 26 persone hanno perso la vita nei raid aerei e negli scontri a fuoco transfrontalieri.
Secondo il ministro degli Esteri indiano, Vikram Misri, l’operazione “Sindoor” ha avuto l’obiettivo di “smantellare infrastrutture terroristiche” per evitare “altri attacchi contro l’India”. Le azioni sono state definite proporzionate alla minaccia. Il colonnello Sofiya Qureshi e il comandante di squadriglia Vyomika Singh hanno precisato che “nove campi terroristici sono stati presi di mira e distrutti”.
Versione diversa della controparte. Il Comitato per la sicurezza nazionale del Pakistan ha accusato l’India di aver “portato di nuovo l’inferno nella regione” e di aver “attaccato deliberatamente civili con il falso pretesto di campi terroristici immaginari”.
In una nota diffusa al termine della riunione convocata dal premier pakistano Sharif, il Comitato per la sicurezza nazionale ha usato l’espressione “atto di guerra immotivato, codardo e illegale dell’India”.
L’escalation militare innescata dalla strage di Pahalgam, ha causato disagi al traffico aereo. Secondo i dati di Flightradar24, sono stati cancellati oltre 550 voli commerciali: 417 in India e 135 in Pakistan.
Il ministro degli Esteri indiano, Subrahmanyam Jaishankar, ha avuto colloqui con i suoi colleghi di Spagna, Francia, Germania. “Ho parlato con il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares. Ho discusso della risposta ferma e misurata dell’India al terrorismo transfrontaliero”, ha scritto Jaishankar su X.
In un altro post, il capo della diplomazia di Nuova Delhi ha reso noto di aver avuto una video-call con i suoi omologhi francese, Jean-Noel Barrot, e tedesco, Johann Wadephul.
L’esplosione della tensione tra India e Pakistan “non è nell’interesse della regione”, ha dichiarato su X il ministero degli Esteri del governo dei Talebani in Afghanistan, invitando le due potenze nucleari alla “moderazione”.
L’Italia sta monitorando la situazione. “Il governo sta seguendo le nuove tensioni tra India e Pakistan, anche in contatto con i nostri alleati. So che qualcuno ha chiesto che il governo riferisca in aula, siamo pronti a farlo”. Così la premier Giorgia Meloni al question time al Senato.
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