Attualità

INGRANDIMENTO – La tendopoli degli studenti universitari e le sparate di Valditara

di Domenico Pecile -

GIUSEPPE VALDITARA MINISTRO ISTRUZIONE


Il nuovo fronte di scontro tra maggioranza e opposizione è il caro affitti per gli alloggi studenteschi. Su cui interviene volutamente a gamba tesa il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che punta il dito contro le amministrazioni di centro sinistra, “ree” a suo avviso dell’incipiente malcontento che si sta allargando nel mondo universitario. Inevitabile la durissima reazione dei primi cittadini tirati in ballo, ma anche di tutto il Pd.
Valditara ha voluto dare fuoco alle polveri affermando di credere “che il problema del caro affitti sia grave, ma tocca le città governate dal centro sinistra. Evidenzio con molta pacatezza come nelle città dove ci sono gli accampamenti degli studenti non sono state attivate dalle giunte comunali politiche a favore dei giovani e degli studenti per offrire loro un panorama abitativo decoroso”.
Accuse rispedite al mittente: Giuseppe Sala auspica che quella del ministro sia stata soltanto una battuta e se tale è risponde “con una battuta; magari è così perché gli studenti hanno più voglia di stare nelle città di centrosinistra che non di centrodestra perché accolgono la loro complessità e le loro problematiche”. Se invece la frase di Valditara “è frutto di una riflessione profonda, credo – aggiunge il primo cittadino di Milano – che con questa affermazione il ministro illumini il Paese rispetto a quello che è lui”. Per il sindaco di Firenze, Nardella, “Non c’è limite alla vergogna”, ribattendo poi alle accuse del ministro ricordando che il caro affitti non solo non dipende dai sindaci e si chiede dov’era “il ministro mentre il suo governo votava a dicembre l’azzeramento del fondo nazionale affitti”.
Dura anche la reazione del sindaco di Roma, Gualtieri, secondo cui le considerazioni del ministro “sono uno scaricabarile penoso, vorrei evitare di scadere a un livello così basso. Gli studenti non sono neppure un problema dei Comuni, quindi non mettiamoci a fare il balletto della propaganda politica mentre gli studenti stanno in tenda e hanno il problema degli affitti, mi sottraggo a questo teatrino”. E in difesa del titolare dell’Istruzione, scende in campo il capogruppo della Lega in Commissione Istruzione alla Camera, Rossano Sasso: “La Sinistra che attacca il ministro è consapevole di avere governato il Paese quasi ininterrottamente dal 2011? Davvero crede di poter attribuire i problemi della scuola a chi guida il dicastero da 5 mesi”? E allora, gli esponenti di sinistra “non si nascondano dietro un dito: oggi si pone mano ai problemi che si sono accumulati negli anni in cui il Paese è stato guidato da loro, da maggiori risorse. Evitino polemiche ideologiche che non stanno in piedi”.
Sulla lunghezza d’onda del sindaco di Firenze si pone anche Pierfrancesco Maiorino, responsabile Politiche migratorie e diritto alla Casa nella segreteria del Pd. “Trovo sconcertante – afferma – il fatto che il ministro rappresentante di un governo che ha azzerato il fondo sostegno affitti, non prevede alcun piano casa a livello nazionale e nemmeno alcuna approfondita politica per il diritto allo studio – si permetta di criticare le amministrazioni locali delle grandi città che sono state le prime, in questi mesi, a lanciare un allarme preciso e che stanno da tempo sollecitando il governo a uscire dal suo immobilismo”.
E non poteva mancare la solidarietà agli studenti anche della segretaria del Pd, Elly Schlein. “Il Pd – dichiara – continuerà a spingere per convincere il governo a tornare indietro sull’errore madornale che ha fatto cancellando il fondo per gli affitti, 330 milioni di euro”. Per il Pd serve anche “mettere in atto politiche che recuperino alloggi sfitti e più investimenti sugli alloggi popolari”.


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