Il ministro degli Esteri della Repubblica islamica dell’Iran, Hossein Amir-Abdollahian, si recherà “nel prossimo futuro” in Arabia Saudita, a Riad su invito del collega saudita Faisal bin Farhan.

A confermarlo è stato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Nasser Kan’ani, come riporta l’agenzia iraniana Mehr. Secondo fonti citate dal giornale panarabo Asharq Al-Awsat, Amir-Abdollahian è atteso già alla fine della settimana. Si tratterebbe della prima visita ufficiale da parte di un capo della diplomazia iraniana in Arabia Saudita da oltre sette anni.

“Nelle agende di Iran e Arabia Saudita, ha detto Kan’ani, ci sono negoziati e consultazioni tra i due Paesi su questioni internazionali e relative alla regione e su questioni economiche”.

Il portavoce ha anche anticipato che il presidente iraniano Ebrahim Raisi si recherà nella monarchia del Golfo su invito di re Salman, precisando tuttavia che ancora non c’è una data certa per il viaggio.

Il processo di distensione procede secondo il cronoprogramma concordato dai rappresentanti dei due ex Paesi “nemici”. Lo scorso giugno il ministro degli Esteri saudita è stato nella capitale iraniana. Poi la scorsa settimana l’agenzia ufficiale iraniana Irna ha reso noto che l’ambasciata saudita ha ripreso le attività. Anche l’Iran ha riaperto la sua ambasciata a Riad e il consolato a Gedda. La Repubblica Islamica e la monarchia del Golfo avevano rotto i rapporti nel 2016.

Il riavvicinamento è avvenuto a marzo, grazie alla paziente mediazione cinese. Il “Dragone”, oltre che per aumentare la sua presenza nella regione in cui prima dominavano gli Stati Uniti grazie alla collaudata strategia del “divide ed impera”, ha lavorato anche nell’ottica di un allargamento dei BRICS.