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La filiera della birra ha perso 120 milioni e teme l’aumento dell’accisa

di Angelo Vitale -


La filiera della birra perde valore – 120 milioni di euro in 6 mesi – e teme che un aumento di pochi centesimi di euro sull`accisa “finirà per far male a tutti. Anche al consumatore”. E’ l’allarme lanciato da Osservatorio Birra, che ha presentato il settimo Rapporto “La creazione di valore condiviso del settore della birra in Italia”, realizzato da Althesys sulla situazione del comparto, anche alla luce del possibile aumento delle accise a partire dal primo gennaio 2024.

Secondo Osservatorio Birra un aumento delle accise “colpirebbe i produttori, già alle prese con costi sempre più insostenibili, ridurrebbe i margini degli esercenti, e ricadrebbe anche sul consumatore, perché verrebbe anche gravata dall`Iva. Infatti, in una birra alla spina circa 80 centesimi sono imputabili all`accisa mentre su una bottiglia da 0,66 in offerta, il formato più venduto in Italia al supermercato, questa tassa incide per circa il 40% sul prezzo di vendita”.

Inoltre, prosegue Osservatorio Birra, anche lo Stato guadagnerebbe di meno perché “la birra è l`unica bevanda da pasto gravata da accise, e in passato lo Stato, quando ha abbassato l`accisa sulla birra, ha incassato di più: +27% di entrate erariali nel 2017-2019 rispetto al triennio precedente, che aveva visto gli aumenti di questa tassa. Inoltre, con una minor pressione fiscale i produttori sono stati in grado di fare investimenti, lanciare nuovi prodotti, generando crescita e quindi gettito.

Secondo l’Osservatorio della filiera della birra, una riduzione delle accise potrebbe invece alleggerire la pressione inflattiva per i consumatori e aumentare la competitività della filiera nazionale.

Dopo un 2022 in ripresa, il primo semestre 2023 vede una inversione di tendenza e registra, per la prima volta dopo 2 anni, un calo del valore condiviso di circa il -3%, pari a circa 120 milioni di euro. Se la crisi del comparto si approfondisse, ricorda Osservatorio Birra, ne risentirebbe una filiera che dà lavoro a 103mila famiglie e paga allo stato più di 4 miliardi di euro di contribuzione fiscale.


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