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L’aggressore di Conte: “Prendo a schiaffi il potere I 5S hanno tradito il Paese”

di Adolfo Spezzaferro -


“Noi vogliamo prendere a schiaffi il potere”. Così Giulio Milani, scrittore, editore, attivista, ci racconta il suo gesto contro l’ex premier Giuseppe Conte e cosa rappresenta.
Lo “schiaffo pedagogico” nel giorno in cui l’Oms ha decretato la fine della pandemia da Covid-19.
Manco a farlo apposta. Le nostre chiusure e restrizioni durante la pandemia sono state le più rigide a livello europeo. Per quanto riguarda il mio gesto, ribadisco che non si è trattato di un’aggressione ma un atto simbolico non violento, che definisco pannelliano. E che ha un precedente storico importante.
Quale?
Quello nel 1968 a Berlino compiuto da una giovane e coraggiosa donna tedesca di nome Beate Klarsfeld, che schiaffeggiò pubblicamente il cancelliere della Germania Federale Kurt Georg Kiesinger, perché ex nazista. Allo stesso modo io spero che il mio gesto di disobbedienza civile possa far capire alle persone che è giunto il momento di fare i conti con quello che è successo dall’inizio dello stato di emergenza sanitaria fino all’ingresso nella guerra.
Lei è il portavoce del Cln, Comitato di liberazione nazionale. Da cosa dobbiamo liberarci ora che è finita la pandemia?
Dobbiamo liberarci dai vincoli esterni che limitano la nostra sovranità nazionale. Vincoli che sono legati alla nostra sconfitta nella seconda guerra mondiale e all’occupazione manu militari dell’esercito Usa, che ha 120 basi sul nostro territorio e che si comporta attraverso la Nato come un gruppo mafioso.
In che senso?
Che una volta che entri nella Nato non ne puoi più uscire. Questo vincolo condiziona la vita politica dell’Italia dalla nascita della Repubblica ad oggi. Penso che dopo tanti anni forse ci meritiamo un po’ di fiducia. E quindi queste basi dovrebbero essere sgomberate e l’Italia dovrebbe rivalutare completamente le alleanze. Anche perché l’impero americano sta tramontando dal punto di vista economico e tecnologico. E quindi non si capisce perché noi non dovremmo avere le mani libere per fare affari con altri Paesi, come la Federazione russa, per esempio. Le sanzioni stanno ammazzando l’economia italiana. Dobbiamo spendere i soldi per gli armamenti invece che per il personale sanitario o per ristrutturare le scuole.
L’Italia è nella Ue e nella Nato…
Siamo ostaggio di decisioni che non vengono più prese dai nostri governanti ma fuori dal Parlamento e contro gli interessi del popolo. Le decisioni vengono prese a Washington e stravolgono il nostro dettato costituzionale – “L’Italia ripudia la guerra” -, come nel caso dell’invio di armi all’Ucraina, che non è né nella Ue né nella Nato. Quindi non si capisce a che titolo questa cosa venga fatta. Soprattutto, invece di lavorare ai negoziati e alla pace, l’Europa alimenta la guerra.
L’ex premier Conte, che ci ha rinchiusi con il lockdown, ora è contro la guerra e contro l’invio di armi a Kiev…
Vedremo. Per ora ha preso una posizione formale sul referendum “Ripudia la guerra”. Però gli attivisti 5 Stelle ai nostri banchetti ancora non li abbiamo visti. La sua è una posizione di facciata: fa come ha fatto la Meloni, sfrutta la posizione all’opposizione per far finta di fare l’opposizione.
Ma?
Ma in realtà è un’opposizione sistemica. Questi si scambiano continuamente i ruoli, ma le due mani – la destra e la sinistra – sono ben salde sul volante in un’unica direzione. Quella decisa da Fmi, Bce, Ue e Usa. Più andremo avanti più la situazione diventerà esplosiva. Sta cambiando tutto: ritengo che nessuno dei partiti politici attuali sopravviverà nell’arco dei prossimi cinque anni.
Perché?
Perché hanno preso questa decisione di stare con gli Stati Uniti. Ritenere possibile battere la Russia sul campo di battaglia è folle, è un piano megalomane, che si scontrerà con la realtà di fatti. Questo produrrà dei grandi cambiamenti politici. Io penso che siamo in una fase rivoluzionaria, cominciata proprio nel marzo 2020, con questo tentativo dei Palazzi di controllare la popolazione per portare avanti i propri piani.
Come se ne esce?
Questa cosa del sostegno militare a Kiev finirà molto presto. L’Italia in politica estera continua la sua tradizione opportunistica: starà con il più forte finché sembrerà il più forte. E quando il vento cambierà anche l’Italia cambierà direzione. Non credo una politica estera condotta in questo modo ha molto futuro davanti.
L’Europa dovrebbe appoggiare la proposta di pace della Cina ma gli Usa ci hanno mandato lo speaker McCarthy per dire alla Meloni di abbandonare la Via della seta…
La Via della seta era stata voluta dal governo giallo-verde, che andava in una certa direzione. Adesso la Meloni si vuole sfilare, così andremo verso la via della fame.
Lei è candidato alle amministrative con la lista Massa Insorge. L’occasione giusta per cominciare a cambiare le cose…
E’ un po’ un laboratorio nazionale, un’occasione di collaborazione tra sindacato di base, lavoratori e operai, Carc, Rivoluzione Allegra. Quelli di destra ci dicono che siamo comunisti, quelli di sinistra che siamo fascisti. Noi siamo dalla parte del popolo e contro le larghe intese. Spero che dopo il mio gesto simbolico i massesi capiscano che abbiamo l’occasione vera per cambiare le cose. Perché noi non siamo il M5S, noi facciamo sul serio. Noi vogliamo prendere a schiaffi il potere.


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