Attualità

Lear a rischio chiusura per ko commesse Stellantis

Un'ulteriore prova di strategie che Stellantis applica fuori del nostro Paese

di Angelo Vitale -

John Elkann


La storia della Lear di Grugliasco, una delle sedi del colosso Usa di sedili e sistemi elettrici nel nostro Paese, è un’ulteriore testimonianza delle trasformazioni dell’automotive in Italia: solo uno scolorito ricordo il tempo in cui, ancora qualche decennio fa, la Fiat (poi Stellantis) determinava lo sviluppo dei territori. La vicenda della Lear segnala nuovamente e prova come le strategie di Stellantis, negli ultimi anni, segnino invece il tracollo di ogni economia locale un tempo favorita dalle sue commesse.

La crisi della Lear

Nel 2024 e 2025 il gigante Usa ha annunciato tagli significativi di personale, con 15mila licenziamenti previsti ogni anno a livello mondiale per far fronte a cali di fatturato e profitti. In Italia, la filiale di Grugliasco ha subito bassi livelli produttivi, con conseguente cassa integrazione straordinaria e tensioni sindacali. Se ne sta occupando il Mimit, un prossimo tavolo di fine luglio dovrebbe dar conto pure di un probabile acquirente, al momento anonimo, pronto a rilevare l’azienda. Ma Fim, Fiom e Uilm già sanno che un’eventuale acquisizione non interesserà tutta la forza lavoro interessata.

La perdita della commessa Maserati

Lear ha perso la commessa per la produzione dei sedili della Maserati (Gruppo Stellantis) a Grugliasco dove lavorava pure per la Fiat 500 elettrica. Attualmente la produzione è molto bassa, scesa a circa 10 veicoli al giorno con 20-25 persone occupate, e non ha altre commesse sul territorio piemontese che possano sostenere lo stabilimento. Questa perdita, insieme al calo dei volumi e alla fine degli ammortizzatori sociali prevista per fine 2024, ha messo in grave crisi lo stabilimento Lear di Grugliasco, con un rischio concreto di chiusura e 260 esuberi su 400 lavoratori.

La Maserati ha spostato la produzione da Mirafiori a Modena, un trasferimento che ha avuto un impatto negativo sull’indotto automotive del Torinese, incluso Lear.

Il via della crisi per una commessa Stellantis passata a un gruppo turco

Per la Fiat 500 elettrica i cui sedili prima venivano prodotti a Grugliasco, invece, Stellantis già aveva tolto la commessa circa tre anni fa alla Lear per darla al gruppo turco Martur, che produce i sedili in Turchia ma li assembla – la circostanza è paradossale – in un impianto vicino Grugliasco. Fu questo l’avvio della crisi di Lear e non una novità – le componenti estere prodotte in Turchia – per la Fiat 500 elettrica: alcune altre vengono da tempo lavorate in Polonia e Spagna.


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