Attualità

Lo zucchero, il killer dolce

I dati parlano chiaro: in Italia, più di un bambino su tre è in sovrappeso o obeso

di Monica Marini -


Lo zucchero è un assassino gentile. Si presenta con un sorriso, scintilla nei dolciumi, ci accompagna in ogni momento della giornata: dal cappuccino del mattino alla bibita gassata del pomeriggio, fino al “premio” di cioccolato la sera. Ma sotto questa maschera zuccherina si nasconde il peggior killer silenzioso della nostra epoca.

Non è una teoria complottista, non è un’esagerazione da salutista maniacale. Lo dicono gli studi, quelli seri, delle più importanti università e centri di ricerca del mondo: consumo eccessivo di zuccheri è legato a obesità, diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, carie, perfino a un aumento del rischio di alcune forme tumorali. In pratica, ci stiamo avvelenando con la scusa della dolcezza.
Eppure, nessuno prende posizione in maniera decisa. Al massimo si ipotizzano nuove tasse, con la fantasia di uno sceriffo di Nottingham che oggi tasserebbe pure l’aria se potesse. Ma siamo sinceri: in Italia di tasse non se ne può più. L’idea che si possa risolvere un problema sanitario globale spremendo ancora i portafogli dei cittadini è non solo ridicola, ma pure offensiva.

La vera battaglia si fa altrove: nelle scuole, nelle famiglie, nelle etichette. È lì che serve chiarezza, è lì che serve coraggio. Perché se sul pacchetto di sigarette abbiamo imparato a leggere scritte come “il fumo uccide”, perché non scrivere con la stessa onestà che “lo zucchero contribuisce al diabete e rovina la salute dei bambini”? Non basterebbe forse a fermare chi non ci pensa due volte davanti a una merendina iperprocessata, ma almeno sarebbe un atto di trasparenza e responsabilità.

In Italia, più di un bambino su tre è in sovrappeso o obeso. Non è colpa loro: è colpa di un sistema che riempie scaffali e pubblicità di prodotti studiati per creare dipendenza. Perché sì, lo zucchero crea dipendenza, attiva gli stessi circuiti cerebrali della cocaina. Solo che invece di sniffarlo lo ingeriamo sotto forma di bibite gassate da un euro o cereali “per bambini” che di sano hanno solo il cartone colorato.

Basta ipocrisie: non servono nuove tasse, serve educazione. Serve dire chiaramente che lo zucchero è un piacere che va trattato come un vizio, non come un nutrimento. Serve insegnare ai nostri figli a riconoscere le trappole del “cibo spazzatura”, a leggere gli ingredienti, a capire che dietro ogni “senza grassi” spesso si nasconde un “con più zucchero”.
Abbiamo avuto il coraggio di scrivere sul tabacco che ti porta alla tomba, abbiamo imposto le foto shock sui pacchetti di sigarette. Adesso è il turno dello zucchero. Un killer dolce, certo, ma pur sempre un killer.


Torna alle notizie in home