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Medio Oriente, la tensione sale: gli Usa evacuano le ambasciate

Cresce l'allerta per un possibile attacco di Israele all'Iran, Donald Trump sempre più scettico sull'esito positivo dei negoziati sul nucleare

di Angelo Vitale -


Gli Usa spostano armamenti dall’Ucraina al Medio Oriente, l’allarme del presidente Volodymyr Zelensky ad ABC News sugli Stati Uniti che avrebbero dirottato “20mila missili anti-Shahed” destinati all’Ucraina, secondo un accordo con l’amministrazione Biden, verso il Medio Oriente – prima di lui lo aveva rivelato un’esclusiva del Wall Street Journal – , ha trovato una sia pure indiretta conferma in un’audizione al Senato del Segretario alla Difesa Pete Hegseth.

Armamenti verso il Medio Oriente, cosa ha detto Hegseth

“Senatore, come sa, il Medio Oriente è e rimane un teatro molto dinamico”, ha spiegato Hegseth ieri mattina durante un’audizione della Commissione Stanziamenti del Senato. “Nell’interesse di mettere l’America e gli americani al primo posto, intendiamo potenziare i sistemi anti-UAS per le nostre truppe, le nostre basi e i nostri luoghi, se riteniamo che ci sia un potenziale rischio di minaccia, e considerando l’attuale contesto, questa è stata e continuerà a essere una priorità per noi”.

Cresce l’allerta, evacuate le ambasciate

Le parole di Hegseth, mentre l’allerta sale nell’area. Gli Stati Uniti hanno ordinato un’evacuazione parziale del personale non essenziale e dei familiari dalle ambasciate in Iraq, Kuwait e Bahrein, a causa di un aumento dei rischi per la sicurezza nella regione, collegati a tensioni crescenti tra Israele e Iran. E il Pentagono ha autorizzato la partenza volontaria dei familiari del personale militare da varie località mediorientali, soprattutto in Bahrein.

Le misure sono collegate alla possibilità che Israele possa lanciare un attacco militare contro le strutture nucleari iraniane, con conseguenti rischi di ritorsioni iraniane contro basi e installazioni americane in Medio Oriente. In proposito, il presidente Donald Trump ha espresso crescente scetticismo sull’esito positivo dei negoziati sul nucleare con l’Iran (per i quali si era spinto ad ipotizzare investimenti, come L’identità ha scritto), mentre il ministro della Difesa iraniano ha minacciato di colpire basi americane in caso di attacco.

Nonostante l’allerta, non sono stati però segnalati ordini di evacuazione o cambiamenti operativi in alcune basi chiave come quella aerea di Al Udeid in Qatar, che continua a operare normalmente.

La tensione misurata dagli Usa nell’area

“La sicurezza dei nostri militari e delle loro famiglie rimane la nostra massima priorità e il Comando Centrale degli Stati Uniti sta monitorando l’aumento della tensione in Medio Oriente”, ha dichiarato ieri pomeriggio un funzionario della Difesa statunitense a The War Zone precisando che “il Segretario alla Difesa Pete Hegseth ha autorizzato la partenza volontaria dei familiari dei militari dalle sedi dell’AOR del CENTCOM che sta lavorando in stretto coordinamento con le nostre controparti del Dipartimento di Stato, nonché con i nostri alleati e partner nella regione, per mantenere un costante stato di prontezza a supportare qualsiasi numero di missioni in tutto il mondo e in qualsiasi momento”.


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