Editoriale

Meno selfie più cantieri: l’estate di Salvini fra Ponte e countdown olimpico

di Laura Tecce -


Negli anni ci ha abituati a stagioni calde in cui la sua presenza mediatica è stata una costante, e anche quest’estate Matteo Salvini non ci delude. Ma il “format 2025” prevede meno polemiche, meno post acchiappalike e più concretezza. Un successo concreto è senza dubbio l’approvazione del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto, un’opera che da decenni divide politica e opinione pubblica, ma che il ministro ha rilanciato con forza, come volano per l’occupazione e simbolo di sviluppo. Altro simbolo importante per il brand Italia sono sicuramente le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 e il leader della Lega, nella sua veste di ministro delle Infrastrutture, da settimane ha scelto di puntare i riflettori proprio su questo, trasformando il conto alla rovescia verso l’evento sportivo più atteso nel suo cavallo di battaglia comunicativo. Ogni giorno, attraverso puntuali note del Mit che scandiscono il tempo verso l’inizio delle gare, ci aggiorna sullo stato dell’arte delle opere – da Livigno al Bormio, dal Villaggio Olimpico di Milano allo sliding centre di Cortina – sottolineando l’importanza dell’evento e della sua legacy per il rilancio del Paese e per la valorizzazione del territorio. Insomma, tra il countdown olimpico e il Ponte, Salvini ha messo da parte i selfie dal Papeete e ha saputo costruire una narrativa agostana fatta di concretezza e visione, che punta a rafforzare la sua immagine di politico capace di portare avanti grandi progetti.


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