Meteo ballerino, Mediterraneo “pentola”: Italia in bilico tra siccità e alluvioni
Negli ultimi tre giorni in 90 località italiane allagamenti, frane e una vittima. Al Sud riserve idriche al palo
Meteo e clima ballerini, per l’Anbi il Mediterraneo è una pentola con le sue temperature in aumento che si scontrano con le correnti atlantiche e l’Italia è in bilico tra siccità latente al Sud e le alluvioni: su 90 località ci sono stati danni, allagamenti e frane.
Il Mediterraneo come una pentola
Il mar Mediterraneo sta registrando anomalie termiche, anche superiori di 2 gradi alla norma, tra le coste della Sardegna ed il Sud della Francia questo gap raggiunge i 3 gradi creando le condizioni nelle quali lo scontro con le fredde correnti atlantiche genera eventi meteo estremi. In tre giorni in una novantina di località italiane danni, allagamenti e frane.
Sulle coste, specie quelle tirreniche – rileva il settimanale bollettino dell’Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche – violente trombe marine, con i danni maggiori causati dalle enormi quantità di pioggia cadute soprattutto sul Nord-Ovest d’Italia e localmente anche su altre regioni distanti dalla catena alpina, isole campane e Sardegna, per esempio.
In Lombardia è tracimato il fiume Seveso, l’esondazione del lago di Como ha allagato strade e piazze della città; nel Lodigiano i chicchi di grandine hanno raggiunto il diametro di cm. 5,5, superiore a quello di una pallina da golf, in Piemonte, la provincia di Alessandria ha pagato il prezzo più alto con una vittima.
A Ischia – L’identità lo ha scritto – in pochi minuti la pioggia ha trasformato le strade in veri e propri torrenti.
Al Sud riserve idriche al palo
Resta grave la situazione idrica nel Sud Italia. I volumi invasati nei bacini di Basilicata continuano quotidianamente a ridursi di oltre 1 milione di metri cubi. Ingannevole è il surplus idrico registrato nell’assetata Capitanata di Puglia rispetto all’anno scorso (+mln. mc.13,33), perché è solo il frutto della drammatica decisione di sacrificare l’agricoltura irrigua delle campagne finora note per un’agricoltura redditizia e di qualità destinando le acque residue nel grande bacino di Occhito al solo consumo potabile in una delle estati più calde mai registrate.
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